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LA RELAZIONE AUTORE-VITTIMA NEI REATI DI VIOLENZA DOMESTICA
                                       E MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA




                    A valle di queste considerazioni e nella consapevolezza che la violenza
               all’interno della coppia è un fenomeno complesso, multifattoriale e a matrice
               culturale,  nel  presente  articolo  faremo  alcune  riflessioni  su  quanto  la  teoria
               dell’attaccamento sia una delle basi fondamentali per comprendere alcune dina-
               miche che possono scatenare la violenza all’interno della relazione di coppia.

               2.  Cos’è l’attaccamento
                    La teoria dell’attaccamento è il risultato di diversi apporti teorici derivanti
               da varie aree di studio psicoanalitica, etologica, antropologica ed è centrale nella
               comprensione delle dinamiche che connotano le relazioni di coppia. Il legame
               di attaccamento è una particolare relazione stabile che si instaura tra il bambino
               e la persona adulta che si prende cura di lui (caregiver) a partire dalla nascita, il
               rapporto si plasma sulla base degli scambi interattivi che si svolgono tra i due.
               L’attaccamento è un sistema motivazionale a base innata, che ha lo scopo di
               mantenere in equilibrio le condizioni interne della sicurezza con il bisogno di
               esplorazione del mondo esterno.
                    Il tipo di relazione con le figure genitoriali dell’infanzia condiziona e deter-
               mina il nostro modello di attaccamento, ossia il modo in cui ci predisponiamo
               a livello cognitivo, emotivo e comportamentale, a vivere tutte le relazioni future,
               comprese quelle di coppia e ad interagire con il mondo esterno. Ainsworth e
               collaboratori inizialmente hanno descritto tre stili di attaccamento: lo stile sicuro,
               quello insicuro evitante e quello insicuro ambivalente e successivamente altri ricerca-
               tori  hanno  osservato  quello  disorganizzato/disorientato  ed  evitante/ambivalente
               descritto dalla Crittenden  come quella modalità di attaccamento mista in cui vi
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               è una commistione di tratti sia di evitamento che di ambivalenza.
                    Il bambino con attaccamento sicuro manifesta un chiaro desiderio di vici-
               nanza e di contatto fisico nei confronti del caregiver. Egli ha fiducia nella dispo-
               nibilità  e  nel  supporto  della  figura  di  attaccamento.  Si  sente  libero  di  poter
               esplorare il mondo. Tale stile è promosso da una figura responsiva e sensibile ai
               segnali del bambino, disponibile e pronta a dargli protezione nei momenti di
               bisogno. I bambini sicuri sono capaci di sopportare distacchi prolungati, non
               hanno timore di essere abbandonati, hanno fiducia nelle proprie capacità e in
               quelle altrui, sia il Sé che l’Altro vengono visti come positivi e affidabili.
                    Il bambino con stile di attaccamento insicuro-evitante ha la convinzione
               che, alla sua richiesta di aiuto, non solo non incontrerà la disponibilità della figu-
               ra di attaccamento ma verrà addirittura rifiutato da questa.

               7    Crittenden, P., Relationships at risk, in J. Belsky & T. Nezworski (Eds.), Clinical implications of
                    attachment, Lawrence Erlbaum Associates, Inc. 1988, pp. 136-174.

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