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CONVEGNO DI STUDI STORICI “1943, TRA GUERRA E RESISTENZA”




                    Sul valore della libertà, Ferruccio Parri che è stato anche un grande mili-
               tare con numerose medaglie d’argento al valor militare. Parri durante la Grande
               Guerra ha lasciato scritto sul perché egli fosse in trincea e su cosa dovesse fare:
               “Qual era il Dio che mi impediva quella mattina di appiattirmi di mandare al
               macello i soldati, loro e non io, di mandare al mio posto il mio soldatino anche
               lui con la mamma ed il babbo che l’aspettavano. Il mio Dio non era in cielo [ma
               egli lo trovò con una riflessione] sii in pace con te stesso”. L’oratore ha poi con-
               cluso presentando la figura del colonnello Luigi Lusignani, comandante del 18°
               Reggimento Fanteria “Acqui”, caduto a Corfù il 27 settembre 1943. Sono poi
               seguite  le  relazioni  presentate  dai  capi  uffici  storici  di  Esercito,  Marina  ed
               Aeronautica.  La  sessione  finale,  presieduta  dal  dottor  Piero  Crociani  (della
               Società Italiana di Storia Militare), è proseguita con gli interventi dei relatori
               dell’Arma  dei  Carabinieri,  della  Guardia  di  Finanza  e  quindi  della  Polizia  di
               Stato.
                    Le conclusioni dei due giorni di relazioni sono state tenute dal Generale
               Ispettore  Capo  Basilio  Di  Martino,  Presidente  del  Comitato  Centenario
               dell’Aeronautica  Militare.  Nel  corso  del  suo  intervento,  ha  voluto  ricordare
               alcuni aspetti emersi durante l’incontro tra cui il dramma indelebile dell’8 set-
               tembre 1943, la pessima gestione degli eventi di quell’estate 1943, l’importanza
               del comando che si è manifestata attraverso la tenuta dei reparti dove i coman-
               danti sono rimasti al loro posto. Si può affermare che l’industria aeronautica del
               tempo non poteva ripianare le perdite subite nel corso dell’anno. Il dominio
               dell’aria fu un prerequisito chiesto dai militari alleati per garantire il successo
               dello sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943. I numeri dimostrarono che gli italiani
               combatterono  strenuamente  nella  difesa  della  Sicilia.  Le  motivazioni  delle
               Medaglie d’Oro ricordate nel convegno mostrano una sostanziale continuità
               con quelle concesse successivamente all’8 settembre, già attraverso la lettura
               delle motivazioni dove emergono senso del dovere e senso dell’onore accomu-
               nando i soldati della Divisione Livorno nei combattimenti della piana di Gela
               contro  gli  Alleati  a  quelli  del  Primo  Raggruppamento  Motorizzato  a
               Montelungo a fianco degli Alleati.
                    Il generale ha voluto poi ricordare il ruolo dell’Aeronautica di quella che
               all’epoca, ha sottolineato il relatore, era la Regia Aeronautica. In merito alla
               definizione di valore, ha altresì citato il gesuita Jacques Bossuet nell’orazione in
               morte  di  Henri  de  La  Tour  d’Auvergne-Bouillon,  visconte  di  Turenne,
               Maresciallo di Francia caduto sul campo dell’onore a Salzbach nel 1675:
                    “Non date a questa parola il significato di chi cerca la gloria, il plauso vano
               degli uomini.


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