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CONVEGNI
Il Generale ha ricordato tre importanti anniversari: il primo il 190° anni-
versario dell’istituzione della medaglia d’oro al valor militare, chiedendo che la
ricorrenza del 26 marzo 1833 possa diventare la data storica della Medaglia
d’Oro al Valor Militare; il secondo (12 aprile 1923) è il centenario della fonda-
zione del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, trasformato
poi in ente morale nel 1927; un terzo centenario straordinario è caduto il 22
agosto 2023 con il compimento dei cento anni di Paola Del Din, partigiana
decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Il Presidente Aiosa ha invitato poi ad una riflessione sul valor militare: un
valore funzionale e quindi soggetto a cambiamenti anche nella percezione a
seconda dell’epoca e del luogo in cui ci si trova. Egli si è posto, ed ha posto
all’uditorio, la domanda retorica se il valore militare per come è stato concepito
all’epoca della sua istituzione è ancora un valore o addirittura è diventato un
disvalore.
È possibile che il valore militare, forse, nell’attuale società italiana e nella
compagine militare non sia più considerato un valore. Con questa riflessione ha
chiuso il suo intervento.
Hanno fatto seguito le due sessioni riservate ai rappresentanti delle Forze
Armate e dei corpi armati dello Stato con i relatori che hanno presentato cia-
scuno un testo sugli eroi, sui decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare o sulla
propria Istituzione durante la Resistenza.
Queste sono state presiedute dal Colonnello Franco Di Santo e dal Dottor
Piero Crociani. In particolare, il Colonnello Di Santo ha preliminarmente intro-
dotto il tema con un suo contributo intitolato Valor militare e libertà. Cogliendo
l’opportunità dell’intervento del Presidente del Gruppo Decorati di Medaglia
d’Oro al Valor Militare d’Italia e lasciando la relazione agli atti, ha proposto una
sua riflessione con un messaggio molto chiaro: “Il valore militare è legato alla
libertà e alla coscienza dell’individuo”. Il Colonnello Di Santo ha voluto ricor-
dare il milite ignoto a memoria di un riconoscimento del valore di tutti quei
militari che, in una scelta di libertà, sono caduti e a cui non è stato conferito
alcun riconoscimento. Il discorso introduttivo si è poi spostato alla dottrina in
uso nella Bundeswehr dove, secondo il generale Graf von Baudissin, l’operato
dei militari si deve basare sulla considerazione che il soldato prima di essere un
militare deve essere un uomo libero, un cittadino e quindi un soldato valoroso.
Così il Colonnello Di Santo ha riflettuto sul valore della libertà, che si può con-
densare su quello che si è sulla base della propria formazione, etica e sull’esem-
pio degli altri, in particolare delle nostre Medaglie d’Oro al Valor Militare, come
fonti d’ispirazione.
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