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CONVEGNO DI STUDI STORICI “1943, TRA GUERRA E RESISTENZA”
Fu quella una scelta consapevole di fedeltà al giuramento e di sacrificio in
nome del superiore ideale della Patria libera. Quell’ideale che trascendendo l’in-
teresse e l’opinione morali dei militari. Perché qui si parla di scelte morali dei
militari. Perché qui si parla di scelte morali si parla delle istituzioni e la differenza
tra l’istituzione e l’organizzazione sono i valori […] e su questi valori noi militari
dobbiamo continuamente soffermarci e dobbiamo fare riferimento sempre”.
Ha preso poi la parola il professor Gastone Breccia che ha tenuto la prolu-
sione introduttiva intitolata “1943 - Fra Guerra e Resistenza. Un’introduzione alla
guerra in Italia”. Il docente ha ripercorso sinteticamente le fasi di quel lungo anno
di guerra soffermandosi su due temi principali: la situazione strategica nel
Mediterraneo nell’estate-autunno 1943 e il ruolo delle Forze Armate italiane negli
ultimi mesi di quell’anno dalla mancata (politicamente) difesa di Roma alle battaglie
per la cosiddetta Winter line. Il passaggio tragico delle scelte politico-militari dell’8
settembre rappresenta un punto più basso da cui inizia la riscossa dell’Italia su due
binari paralleli: la Resistenza e i militari in uniforme che continuano a combattere
agli ordini del sovrano e del governo legittimo accanto agli Alleati. “Le prime
vicende dei reparti cobelligeranti [che emergono] è il momento drammatico per i
militari italiani che dopo l’8 settembre riescono a trovare la forza morale, la disci-
plina per schierarsi al fianco degli Alleati […] in chiara condizione di non parità”.
(Fonte: Scuola Ufficiali/Brigadiere Capo Q.S. Marco Marcoccia)
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