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SCIENTIAE
A livello quantitativo ad oggi è difficile dare una stima esatta del numero
di dispositivi installati in tutta Italia, poiché è obiettivo di tutti i comuni coprire
le aree pubbliche non ancora sottoposte a videosorveglianza. Nonostante ciò,
si può affermare che le città più videosorvegliate in Italia sono: Roma con 8.300
telecamere e con una media di 1,96 dispositivi per ogni 1.000 abitanti e Milano
con 4.143 dispositivi e una media pari a 1,32 dispositivi ogni 1.000 abitanti.
4 Confronto fra tecniche di videosorveglianza fra Europa, USA e Cina
Anche gli USA da oltre un ventennio utilizzano la videosorveglianza nei
propri comuni per scopi di sicurezza. In questo articolo si fa riferimento ad una
specifica città: San Francisco nello stato della California, il cui dipartimento di
polizia (SFPD), ha acquistato un sistema di identificazione biometrica automa-
tica (ABIS) nel 2010.
In un sistema di riconoscimento facciale come quello sopra citato, che
richiede un addestramento o training, se la machine learning alla base viene adde-
strata con un set di persone di una determinata etnia, allora il riconoscimento
facciale sarà più efficiente nell’identificare volti di quell’etnia.
Questo sistema ha quindi da subito mostrato alcuni problemi, non legati
alla tecnologia stessa, ma al suo utilizzo: il training supervisionato della machine
learning è stato svolto prendendo in considerazione molte più persone afroame-
ricane rispetto alle restanti etnie.
Secondo l’ufficio nazionale del censimento americano, l’US Census, ad oggi
a San Francisco vi sono circa il 5% di afroamericani e il 52% di persone bianche
su una popolazione di poco più di 880.000 cittadini residenti nel comune [3].
Gli afroamericani vengono arrestati ad un tasso superiore del 185% rispet-
to alla loro quota della popolazione cittadina [14], quindi sono dati probabil-
mente sovra-rappresentati nella elaborazione del training set del machine learning
di cui sopra;
La polizia si serve di questo sistema per indagini investigative: la polizia può
usare il sistema di riconoscimento facciale servendosi di fotogrammi ottenuti da
una videocamera di sorveglianza, e confrontandoli con foto scattate da uno
smartphone o semplicemente estrapolate dai social network di persone indagate.
Negli USA, non è molto chiaro come la Corte Suprema interpreti il primo
e il quarto emendamento in merito all’uso di un sistema di riconoscimento fac-
ciale tramite telecamere di videosorveglianza.
Il primo emendamento protegge il diritto di riunirsi pacificamente e di
inviare petizioni al governo per la riparazione dei torti subiti.
Il quarto emendamento invece sancisce il diritto dei cittadini di godere
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