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SCIENTIAE
Sempre il garante per la protezione dei dati personali in Italia ha emanato
ulteriori linee guida per l’installazione di sistemi di sorveglianza nell’ambito di
attività di carattere personale o domestico, per garantire la sicurezza di persone
o beni. Questi sistemi di sorveglianza possono essere installati senza chiedere il
parere al garante purché vengano rispettate le seguenti regole:
Le telecamere siano idonee a riprendere Solo aree di Propria Esclusiva
Pertinenza;
Vengano attivate Misure Tecniche per Oscurare Porzioni di Immagini in tutti i
casi in cui, per tutelare adeguatamente la sicurezza propria o dei propri beni, sia
inevitabile riprendere parzialmente anche Aree di Terzi;
Nei casi in cui sulle aree riprese insista una Servitù di Passaggio in capo a
terzi, sia acquisito formalmente (una tantum) il Consenso del soggetto titolare di
tale diritto;
Non siano oggetto di ripresa Aree Condominiali Comuni o di Terzi;
Non siano oggetto di ripresa Aree Aperte al Pubblico (strade pubbliche o
aree di pubblico passaggio);
Non siano oggetto di Comunicazione a Terzi o di Diffusione le immagini riprese.
2 Suddivisione dei ruoli tra Amministrazione locale e Polizia locale
Sul territorio italiano la gestione dei sistemi di videosorveglianza pubblica,
insieme a tutte le altre attività relative alla sicurezza urbana, è prevalentemente in
capo alle amministrazioni locali, questo perché le competenze degli Enti Locali
si sono ampliate notevolmente con il decentramento amministrativo ed il prin-
cipio di sussidiarietà (legge n. 59/1997; decreto legislativo n. 112/1998 e la legge
costituzionale n. 3/2001). Sono quindi cresciute le competenze in ambito sicu-
rezza urbana a livello generale con un coinvolgimento sempre più incisivo e
maggiore della Polizia Locale (PL).
Inoltre, anche in caso di emergenza o per organizzare sul territorio i gruppi
comunali di protezione civile, la PL rappresenta la struttura operativa che meglio
risponde a questo tipo di impiego.
Una fotografia del ruolo degli amministratori locali e della Polizia locale in
Italia in termini di sicurezza urbana viene riportata da un’indagine svolta
dall’INAPP nel 2020 con riferimento a due fonti:
(4)
ANCI con il Rapporto nazionale sull’attività della Polizia Locale 2018,
relativa all’anno 2017, dell’Associazione nazionale Comuni italiani, con dati for-
niti dai comandi delle Polizie locali di 157 Comuni, capoluoghi di provincia e
non, con popolazione superiore a 50.000 abitanti;
(4) INAPP, Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (ex ISFOL).
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