Page 164 - Rassegna 2023-4
P. 164
SCIENTIAE
Pertanto, in relazione ai rischi descritti, l’utilizzo dei jammer può avvenire
solamente in un ristretto ambito regolatorio che prevede una specifica autoriz-
zazione governativa. Nel seguito di questa sezione, si intendono illustrare sin-
teticamente i risultati inerenti a un caso di studio sulla valutazione dei rischi
derivanti dai campi elettromagnetici emessi da un jammer portatile per il contra-
sto degli attacchi con droni, con lo scopo di determinare le distanze di sicurezza
per il rispetto sia dei requisiti di immunità irradiata delle apparecchiature elettri-
che sia dei limiti per l’esposizione della popolazione.
Per un approfondimento tecnico della metodologia utilizzata si rimanda
allo studio descritto nel citato Rapporto Tecnico ENEA 2023/15/ENEA.
3.1 Dispositivo oggetto dello studio
Il dispositivo oggetto dello studio è un jammer portatile utilizzato per respin-
gere gli attacchi dei droni (Dronebuster BLK-3B, prodotto di Flex Force Enterprises
Inc., Portland, OR, USA), avente una lunghezza di 56 cm, un peso inferiore a tre
chilogrammi e una frequenza di trasmissione compresa tra 433 MHz e 5,8 GHz.
Il dispositivo è altamente direzionale, con una potenza di trasmissione a RF di
circa 4 W e una portata effettiva dichiarata dal fabbricante superiore a due chi-
lometri in condizioni operative normali, che tuttavia può essere influenzata dalle
caratteristiche dello scenario operativo e dalle condizioni ambientali.
L’apparecchio è alimentato tramite batterie ricaricabili, per cui in condizio-
ni operative l’apparecchio viene utilizzato senza la necessità di un’alimentazione
esterna o apparecchiatura ausiliaria (Figura 1).
Figura 1: Jammer portatile (Dronebuster BLK-3B, prodotto dalla Flex Force Enterprises Inc.,
Portland, OR, USA) utilizzato per contrastare gli attacchi dei droni.
162