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CONSIDERAZIONI SUL BATTLEFIELD EVIDENCE COLLECTION E
SUL CRIME SCENE INVESTIGATION
Trovare il giusto bilanciamento tra questi aspetti, fermo restando la prioritaria
tutela dell’operatore, non è semplice, ma di certo affinché un’informazione si tra-
muti in evidenza, la stessa deve essere acquisita seguendo una serie di procedure
specifiche, nel rispetto della normativa esistente, e questo richiede un tempo varia-
bile in base al sito processato e alla tipologia/numerosità delle evidenze presenti.
4. Sul fenomeno della contaminazione
Un altro evento che può avvenire sia nel crime scene investigation che nel bat-
tlefield evidence collection, è la contaminazione.
Partiamo da un presupposto: la contaminazione non è completamente eli-
minabile in quanto corollario del principio di interscambio di Locard .
(12)
È vero infatti che, “se ogni contatto lascia una traccia”, anche l’operatore
che accede ad una scena criminis inevitabilmente lascerà tracce del suo passaggio,
asportando a sua volta componenti presenti sulla scena stessa.
In tale quadro, accettando il principio di Locard come valido, bisogna altre-
sì ammettere l’inevitabile modifica della scena del crimine da parte del personale
chiamato a operare in tale contesto, che dovrà mirare non tanto a non introdurre
alterazioni sulla scena, quanto a evitare l’introduzione di alterazioni non neces-
sarie. Per gli scopi prefissati, la generica richiesta di non modificare la scena del
crimine è pertanto utopistica, in quanto la stessa va incontro ad un naturale ed
inevitabile processo di modifica a partire dall’instante stesso in cui si genera.
Ovviamente, l’individuazione di una contaminazione è strettamente corre-
lata a quali elementi sono, in base allo sviluppo scientifico e tecnologico, utili per
fornire un contributo investigativo, in quanto altre tipologie di contaminazione
che non riguardano elementi di interesse, non verranno rilevate perché non ricer-
cate. In altre parole, più questi elementi sono utilizzati nell’ambito dell’indagine
(ad esempio, DNA), più probabile sarà l’eventuale riscontro di contaminazioni.
Si ribadisce, dunque, l’importanza di possedere idonei campioni di con-
fronto, anche non associati alle generalità dei soggetti che hanno avuto legit-
(13)
timo accesso alla scena del crimine, al fine di procedere all’esclusione di infor-
mazioni fuorvianti che potrebbero essere erroneamente utilizzate come ele-
mento di sviluppo investigativo, in particolare laddove si voglia approfondire la
ricerca con ulteriori studi sul fenotipo del soggetto, sulla età, sull’origine bio-
geografica o sulle parentele.
(12) E. Locard, L’enquete criminelle et les Méthodes scientifiques, p. 139 (1920).
(13) La protezione dell’identità del personale operante può rappresentare una necessità legata alla
loro sicurezza.
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