Page 45 - Rassegna 2023-3
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CONSIDERAZIONI SUL BATTLEFIELD EVIDENCE COLLECTION E
                                       SUL CRIME SCENE INVESTIGATION




               ricerca, documentazione, repertamento e conservazione delle fonti di prova,
               con redazione del conseguente verbale relativo alle operazioni svolte. In tale
               quadro appaiono evidenti le similitudini con le Sezioni di Intervento Operativo
               dei Reparti Investigazioni Scientifiche (RIS) dell’Arma dei Carabinieri.
                    Il secondo livello, anch’esso operativo in teatro, appare come una struttura
               con analogie, sia per strumentazioni che professionalità impiegate, ai laboratori
               del RIS.
                    Tuttavia  la  modularità,  che  caratterizza  i  laboratori  dislocabili  in  teatro
               operativo,  rappresenta  una  delle  principali  peculiarità,  peraltro  fondamentale
               per gli aspetti logistici connessi con il trasporto.
                    Generalmente tali unità operative sono strutturate con moduli destinati al
               comando e controllo, alla produzione di referti contenenti gli esiti analitici, allo
               stoccaggio dei reperti, al triage e a specifiche discipline (ad esempio, Forex, Elex,
               Chemex, ecc.), in base alle necessità cogenti.
                    Per valutazioni che implicano un maggior grado di complessità, o laddove
               le discipline richieste non siano disponibili, le analisi vengono condotte da labo-
               ratori  dislocati  al  di  fuori  dal  teatro  operativo,  a  volte  nei  laboratori  forensi
               comunemente attivati nei casi di eventi sul territorio nazionale. Questo viene
               considerato il terzo livello.


               6.  Considerazioni conclusive
                    Come si evince da quanto sopra riportato, le convergenze nel battlefield evi-
               dence collection e nel crime scene investigation portano queste due discipline ad avere
               numerose analogie che agevolano, supportate anche da progetti specifici come
               Mi-LEx , il dialogo tra la componente green (militare) e blue (forze di polizia).
                       (20)
                    In linea generale, tra le similitudini più evidenti si riscontrano il necessario
               primo accesso alla scena, l’attività di documentazione, articolata in una plura-
               lità di approcci  e comprendente, laddove ve ne sia utilità, l’utilizzo di droni;
                              (21)
               l’applicazione dei search patterns, che consentono di massimizzare l’individua-
               zione delle evidenze, riducendo il rischio di bias dettati dalla presunzione che
               la  propria  esperienza  professionale  sia  un  confacente  sostituto  rispetto  a
                    l’attacco e provvede, in tempi più o meno ristretti a seconda dell’ambiente in cui ci si trova
                    ad operare, a documentare la scena e repertare le tracce necessarie da inviare al secondo livello.
               (20)  Mi-LEx è stato proposto da Interpol nel 2005, con il progetto Vennlig in Iraq e Siria, e suc-
                    cessivamente replicato con Progetto Hamah in Afghanistan, entrambi sviluppati per contra-
                    stare i foreign terrorist fighters (FTF).
               (21)  Descrittivo, planimetrico, fotografico e video. Quest’ultimo è particolarmente valorizzato nel
                    battlefield evidence collection in quanto consente contemporaneamente di documentare gli spazi
                    e di registrare dei commenti vocali.

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