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LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA NEL CONTESTO DEL DEFINITO SISTEMA DEI DOVERI
DI UN DIPENDENTE PUBBLICO
Tale si è rilevata, alla fine dei conti, la stagione della “razionalizzazione”
delle organizzazioni, anche di natura privatistica, sorte per rendere diversi ser-
vizi pubblici ai cittadini (la cosiddetta “amministrazione indiretta”) , e che
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sono state create, soprattutto dagli amministratori locali, nella speranza o con
l’auspicio - nutriti da questi ultimi - di migliorarne l’attività. Ma quando, a segui-
to di indagini periodiche della Corte dei conti intese ad accertare l’effettiva
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funzionalità di questo” mondo” divenuto una giungla difficilmente districabile,
ci si è orientati ad assumere misure di disboscamento (e tra queste la internaliz-
zazione delle attività), esse non sono state realizzabili per un semplice motivo:
la inutilizzabilità, in molti casi, di risorse umane, acquisite senza selezione pub-
blica, stante il principio posto dall’art. 97, comma 4, della Costituzione . Ma
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altri fenomeni (in un certo qual senso riguardati dalla Magistratura contabile
come “negativi” in quanto affievoliscono la diligenza degli operatori) caratteriz-
zano il modo di essere di quanti sono da considerare collocati alle dipendenze
delle Pubbliche Istituzioni ma pur sempre “al servizio esclusivo della
Nazione . Uno di questi - nato in un recente periodo storico - sembra essere
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costituito dalla cosiddetta “fuga dalle responsabilità” . Un fenomeno, che per
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molti aspetti, risulta simile e somigliante a quello che è stato indicato, nel settore
medico, come quello del ricorso alla cosiddetta “medicina difensiva” al solo
scopo di dimostrare - da parte della classe medica (quella più soggetta a rischio)
- che la negligenza nell’adempiere al proprio dovere non c’è stata e che è, invece,
addebitabile alla “mala sorte”.
(3) V., F. Giulio Grandis, Gli Enti locali come holdings: problemi di governance e di informativa, nella
Collana Politiche Pubbliche, Gestione, Controllo, dossier n. 6.3, in Controllare l’amministrazione
indiretta si può o si deve? (a cura di R. Scalia), Ed. Istituto Max Weber, Roma, 2010, pp. 69-120.
(4) V., Corte dei conti, Gli organismi partecipati dagli Enti territoriali e sanitari, delib. n. 29/Sez.
Autonomie/2019/FRG, p. 337. Anche, Adelisa Corsetti, Le società partecipate degli Enti Locali,
Master organizzato da ANUTEL, 17 marzo 2022, www.anutel.it; idem, Commento alla Relazione
della Sezione delle Autonomie n.15/2021: focus sulle partecipazioni di controllo degli enti territoriali e
diffusione del modello “in house providing”, in Riv. Corte dei conti, n. 4/2021, pp. 136-143.
(5) In tal senso, Ivana Rossi, Il concorso pubblico quale paradigma normativo ai fini delle assunzioni presso la pub-
blica amministrazione, in Riv. Corte dei conti, n. 4/2020, pp. 264-279. V., anche, L’Amministrazione indi-
retta di Roma Capitale nelle Relazioni della Corte dei conti (2005-2010), (a cura di R. Scalia), dossier n. 2.7.6,
Collana Politiche Pubbliche Gestione Controllo, Ed. Istituto Max Weber. Roma, 2014, p. 241.
(6) L’art. 98 Cost., al comma 1, specifica che “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione”.
(7) Nella cosiddetta “fuga dalle responsabilità” c’è da individuare una diffusa incapacità delle buro-
crazie, su cui sarebbe utile indagare: “…il che ci porterebbe alle criticità negli attuali criteri di scelta della
dirigenza e alla insufficiente considerazione del merito; ma anche alla qualità e all’orientamento della forma-
zione, probabilmente non del tutto adeguata; ad una legislazione complessa, spesso farraginosa, di dubbia inter-
pretazione, fonte di incertezze”, (Angelo Canale, 2023). Si tratta, comunque, di un tema trattato dal
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso alla Nazione del 31 dicembre
2020. Osservava Raffaele Cantone, Presidente dell’ANAC, “La fuga dalle responsabilità è un classico
italiano”, dopo la tragedia del crollo del Ponte di Genova avvenuto per scelte omissive del con-
cessionario e la mancata vigilanza riferibile alle burocrazie del Ministero delle infrastrutture.
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