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IL GRUPPO COME RISORSA NELLA GESTIONE DELLE EMERGENZE




               5.  Il Debriefing
                    Il Debriefing dello stress da evento critico (J. T. Mitchell, G. S. Everly, 1996)
               rappresenta una discussione di gruppo strutturata, condotta da uno psicolo-
               go/psicoterapeuta  con  gruppi  omogenei  per  quanto  riguarda  la  percezione
               dell’evento critico, con gli obiettivi di normalizzare le reazioni, promuovere il
               recupero e facilitare il senso di una conclusione psicologica di quanto è succes-
               so (M. Giannantonio, 2003).
                    Il momento più adatto per il debriefing si ha quando sono trascorse 24-48
               ore dall’esposizione all’evento (ossia il tempo necessario per consentire alle per-
               sone coinvolte di riprendersi dal primo shock fisico ed emotivo). Il debriefing può
               essere tenuto in qualsiasi momento dopo l’evento, ma più passa il tempo e più
               i ricordi si fanno confusi e comunque non è consigliato dopo le “dodici” setti-
               mane dall’evento.
                    L’entità numerica dei componenti del gruppo è importante e talora com-
               plessa, essa non dovrebbe superare le quindici unità, a meno che non si presen-
               tino circostanze insolite. In ogni caso, se il numero di persone che vuole parte-
               cipare al debriefing è cospicuo, esse possono essere ripartiti in sottogruppi di non
               più di quindici individui.
                    Il contesto del gruppo è una componente importante di tale intervento,
               poiché è il gruppo a facilitare la dinamica di ogni fase di questa tecnica. A livello
               cognitivo l’obiettivo si raggiunge quando ogni componente riesce a descrivere,
               a titolo individuale, ciò che è accaduto e tutti gli altri possono farsi un quadro
               completo dell’evento. Il contesto del gruppo ha anche un’importanza cruciale
               nella fase dei sintomi, infatti, la consapevolezza che altre persone possono avere
               reazioni similari a quelle personali, contribuisce a normalizzare tali reazioni.
               Quindi, l’attuare un intervento di crisi, con un gruppo di persone coinvolte in
               uno stesso evento, rende più facile l’integrazione dello stesso nel vissuto perso-
               nale delle persone coinvolte (M. A. Maglione et al., 2022).
                    In sintesi, il CISD è un incontro strutturato che viene organizzato per
               gruppi, ma anche per singoli individui, reduci da un episodio particolarmente
               disturbante.
                    Le conseguenze psicologiche di un’esperienza traumatica, spesso sottova-
               lutate, possono condurre ad un deterioramento più o meno lento delle capacità
               adattive e socio-comunicative di un individuo. In tale contesto il CISD è un
               importante strumento che offre agli individui, che hanno vissuto un’esperienza
               potenzialmente traumatica, la possibilità di esternare e confrontare con altri i
               propri pensieri, ricordi ed emozioni più disturbanti, in modo tale da compren-
               derli e normalizzarli.

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