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INSERTO




                  La dinamica consiste in un’analisi dettagliata dell’incidente critico e in una
             riflessione riguardo a pensieri, sensazioni, reazioni emotive e comportamenti
             che si sono manifestati durante e dopo l’evento. Tale procedura fornisce anche
             informazioni (norme di comportamento), su alcuni fatti significativi, per per-
             mettere l’integrazione dell’evento traumatico nella precedente esperienza del
             singolo individuo.
                  Questa  procedura  di  intervento  non  può  impedire  che  insorgano  dei
             disturbi post-traumatici, ma può fornire al singolo individuo lo strumento per
             limitare, comprendere e intraprendere ulteriori iniziative. Il debriefing è, quindi,
             un metodo di intervento che rientra nell’ottica della prevenzione primaria, e,
             quindi, la sua efficacia si osserva nel tempo.
                  Le fasi del debriefing devono essere scandite l’una di seguito all’altra, ciò è
             garanzia per il buon esito dell’incontro. Uno schema con la successione delle
             fasi e degli obiettivi da raggiungere, è sintetizzata nella tabella di seguito ripor-
             tata (J. T. Mitchell, G. S. Everly, 1996).

                      Il processo del Debriefing secondo il modello del CISD di Mitchell (1983)

                              FASI                                OBIETTIVI
              1. Introduzione                      Presentare il team e gli obiettivi, descrivere il processo
                                                   del CISD, invitare alla privacy, definire i limiti, stabilire
                                                   una coesione provvisoria e motivare i partecipanti.
              2. Fase del Fatto                    Favorire la comprensione dell’accaduto, costruire
                                                   un’immagine  globale  degli  eventi,  evitando  di
                                                   entrare direttamente nel modo delle emozioni.

              3. Fase del pensiero                 Transizione dal livello emotivo a quello cognitivo.
                                                   Descrivere a turno il loro primo pensiero, o quello
                                                   predominante, quando i partecipanti hanno preso
                                                   consapevolezza dell’eccezionalità dell’accaduto.

              4. Fase della reazione               Condividere le sensazioni provate durante l’inci-
                                                   dente e quelle attualmente provate.

              5. Fase dei sintomi                  Descrivere eventuali sintomi di malessere provati
                                                   durante e dopo l’evento critico.
              6. Fase della Formazione             Insegnare tecniche di gestione dello stress e indi-
                                                   care modalità comportamentali sane.

              7. Fase del reinserimento            Chiarire  aspetti,  rispondere  a  domande,  trarre
                                                   conclusioni e reinserire il gruppo nelle sue fun-
                                                   zioni normali.


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