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IL PROCESSO CARTABIA, OVVERO, “IL QUARTO BINARIO”
ridotto della pena ed alla successiva archiviazione; alla non punibilità per la
particolare tenuità del fatto; alla sospensione e messa alla prova; alla trasfor-
mazione nella procedibilità a querela di reati per i quali si prevedeva la inizia-
tiva d’ufficio.
Non mancano poi le “riscritture” di modelli definitori consolidati come
nel caso del procedimento per decreto.
Oltre alla fase più strettamente cognitiva, le riferite ipotesi sanzionatorie
finiscono per incidere anche in termini più strettamente strutturali, come emer-
ge dalla presenza di una inedita udienza predibattimentale nel procedimento a
citazione diretta nel rito del giudice monocratico e nella udienza dibattimentale
con cui il giudice applica le pene sostitutive.
Non mancano ricadute in relazione al rapporto (da definire, peraltro, non
risultando lineari le indicazioni normative) con la fase esecutiva-penitenziaria. Si
sottolineano invece, ancorché problematiche, alcune specificità delle impugna-
zioni, soprattutto in relazione alla loro mancata proposizione, ma anche relati-
vamente ai limiti fissati per il loro esercizio, soprattutto in relazione al giudizio
di appello.
Un cantiere aperto, dunque, che comunque consegna all’interprete ed alle
prassi un nuovo inedito percorso processuale, un quarto binario, che affianca
quelli già esistenti, sollevando non poche incertezze operative stante la non
sempre lineare stesura delle norme.
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