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DOTTRINA
Il processo Cartabia,
ovvero, “il quarto binario”
Professore
Giorgio Spangher
(*)
1. Il processo penale pur conservando la sua struttura di base, incentrata
in una fase di indagini, in un dibattimento, in sua serie di atti di controllo e in
un momento esecutivo, seppur diversamente connotato nei diritti, nei poteri,
degli oneri a carico dei suoi protagonisti e comprimari, si deve necessariamente
adeguare ai soggetti imputati ed ai reati che sono stati commessi.
Nascono così i processi, ad esempio, a carico di imputati minorenni e di
soggetti militari in relazione diversificata fra fatti commessi in tempo di pace o
di guerra. È noto che in tempi più recenti il panorama si è arricchito con rife-
rimento al processo alle persone giuridiche ed anche alla cose pericolose.
Il processo ordinario si struttura in relazione alla gravità dei reati attraverso
percorsi differenziati quanto agli strumenti, ai tempi, alle competenze, ai poteri,
ai diritti, agli effetti e così via.
Sotto questo aspetto è nota la formula del doppio binario che caratterizza
il processo di criminalità organizzata, differenziandolo da quello per gli altri reati,
che conosca la competenza del giudice di pace per i reati di minore gravità.
2. Ora, il d.lgs. n. 150 del 2022 sicuramente introduce significative modi-
fiche a non secondari aspetti procedurali destinati ad operare per tutte le fasce
dei reati come sono state sin qui delineate. Si tratta di norme destinate ad ope-
rare sia per i reati di criminalità, sia per quelli del giudice di pace, sia per quella
che si è definita la fascia intermedia.
In via di mera esemplificazione la disciplina della iscrizione nel registro
delle notizie di reato, l’azione di controllo, la regola di giudizio dell’archiviazione,
le procedure relative alla tempistica del deposito degli atti e quella relativa
all’esercizio dell’azione penale, e così via di seguito, sono destinate ad operare
(*) Già Ordinario di Procedura Penale.
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