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FLAVIO CARBONE




                  Si sarebbe dovuto attendere un nuovo clima politico con il periodo ricor-
             dato  come  “l’età  giolittiana”  perché  vi  fosse  una  profonda  riorganizzazione
             della  pubblica  amministrazione  e  nuovi  interventi  normativi  ridisciplinarono
             numerosi settori della società del tempo.
                  In questo senso, va letta la stampa del Regolamento Generale per l’Arma
             dei Carabinieri Reali nel 1912. La nuova edizione molto probabilmente deve
             essere collegata anche al più articolato processo di revisione di molti testi inter-
             ni alle Forze Armate e all’Arma dei Carabinieri, in linea con la mutata condizio-
             ne economico-sociale italiana  e con l’esperienza bellica di quegli anni che
                                          (92)
             ebbe il punto più alto con il conflitto italo-turco , nonché nella più complessa
                                                           (93)
             organizzazione interna dello Stato che portò anche all’elaborazione di un nuovo
             codice di procedura penale .
                                       (94)
                  Questo Regolamento Generale per l’Arma dei Carabinieri Reali ha supera-
             to due Guerre Mondiali, il cambio della forma di Stato e una nuova Costituzione
             ricevendo tagli e cancellazioni ma manifestandosi ancora oggi uno strumento
             valido per ogni Carabiniere nel servizio di tutti i giorni, negli ultimi cento anni.
                  L’ultima edizione del Regolamento Generale per l’Arma dei Carabinieri
             Reali risale al 1994 ed è una ristampa dell’edizione del 1963 .
                                                                      (95)


             11.Conclusioni
                  La  ricorrenza  del  bicentenario  di  promulgazione  del  Regolamento
             Generale  per  il  corpo  de’  Carabinieri  Reali  ha  rappresentato  l’occasione  di
             avviare un processo di studio e di analisi di documenti che si sono dimenticati
             negli archivi o, peggio ancora, sono stati citati anche autorevolmente senza che
             fossero letti per davvero.

             (92)  Si  tratta  del  Regolamento  organico  per  l’Arma  dei  Carabinieri  Reali  e  del  Regolamento
                  Generale per l’Arma dei Carabinieri Reali che furono approvati con due regi decreti in data
                  24 dicembre 1911. Per quanto riguarda poi il nuovo Regolamento Generale, Denicotti ricor-
                  dava che introduceva “quei maggiori criteri di libertà e quella più larga ed efficace iniziativa
                  che le mutate condizioni civili e sociali dei tempi esigevano”, R. DENICOTTI, Delle vicende cit.,
                  pp. [130-131].
             (93)  Sulla base dell’esperienza libica, poi era stato dato alle stampe anche un nuovo manuale che
                  comprendeva le attività di polizia militare assolte dai Carabinieri: Ministero della Guerra -
                  Comando del Corpo di Stato Maggiore - Ufficio istruzioni e manovre, n. 103 - Servizio in guerra -
                  Parte I. Servizio delle truppe, Roma, Voghera Enrico, 1912. Un estratto apparve qualche anno
                  dopo, Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Reali, Stralcio del Servizio in Guerra - Parte I.
                  Servizio delle truppe - riguardante l’Arma dei Carabinieri Reali, Roma, Voghera Editore, 1914.
             (94)  Il codice fu approvato con regio decreto 27 febbraio 1913, n. 127.
             (95)  Il file è reperibile all’indirizzo internet https://www.carabinieri.it/docs/default-source/ammi-
                  nistrazione-trasparente/regolamento-generale-per-l’arma.pdf?sfvrsn=6901e223_0,  consulta-
                  to in data 28 dicembre 2022.

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