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DAI “BENI CULTURALI” ALL’“ARTE” CONTEMPORANEA
LE NUOVE FRONTIERE DELLA TUTELA
Tutto ciò si traduce, concretamente, nel predisporre e inviare alla Banca
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d’Italia le segnalazioni delle cosiddette “operazioni sospette” (s.o.s.), vale a
dire le operazioni per le quali “sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli
per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazio-
ni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indi-
pendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa”. A sua volta,
l’obbligo di adeguata verifica al fine di capire se l’operazione sia sospetta o
meno consiste, tra l’altro, nel raccogliere la documentazione che dimostri la
provenienza dei fondi utilizzati per l’acquisto dell’opera d’arte o della cosa antica,
e nel predisporre e compilare un questionario (Know Your Customer) che dimostri
l’attribuzione del livello di rischio sia per il venditore sia per l’acquirente (inteso
come il destinatario finale dell’opera e non come colui che proceda, in varie
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forme, all’acquisto per conto del medesimo) . Tale scenario si complica
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alquanto se il cliente o il suo agente risiedano negli Stati Uniti (attore geopo-
(62) Le s.o.s., se eseguite in buona fede e per le finalità previste dalla normativa, non costituiscono
violazione di eventuali restrizioni alla comunicazione di informazioni imposte in sede con-
trattuale o da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative e non comportano
responsabilità di alcun tipo. L’identità del segnalatore, inoltre, rimane segreta.
(63) La nuova due diligence dei clienti prevede che gli operatori interessati dagli obblighi della diret-
tiva adottino misure ragionevoli per comprendere la struttura della proprietà e del controllo
dei propri clienti, anche (e soprattutto) nel caso che questi “sia una persona giuridica, un trust,
una società, una fondazione o un istituto giuridico simile”. Le procedure legate al Know Your
Customer risultano particolarmente onerose per molte gallerie e commercianti poiché impat-
tano al cuore del rapporto di vendita. Tuttavia, un’omissione in tal senso potrebbe compor-
tare una pena fino a due anni di reclusione, una multa o entrambi.
(64) Il mercato dell’arte americano non è soggetto alle misure anti-insider trading, né all’obbligo di
riportare transazioni sospette a norma del Suspicious Activity Report e neppure ai requisiti di tra-
sparenza del Bank Secrecy Act (BSA), che prevede misure giornaliere di prevenzione al riciclaggio
di denaro e controllo sull’identità dei clienti. Di recente tuttavia gli Stati Uniti hanno iniziato un
percorso di regolamentazione in tal senso al fine di introdurre vincoli più stringenti a mercati
diversi, tra cui quello delle arti figurative, potenzialmente già a partire dal 2022. Inoltre già dal 1°
gennaio 2021, nell’ambito del National Defense Authorization Act for Fiscal Year 2021, il Congresso
ha esteso al settore di vendita delle antichità i requisiti dell’informativa al cliente ai sensi del pre-
detto BSA. Il casus belli che ha attirato l’attenzione del governo sullo specifico settore sono stati
gli esiti di un’indagine con la quale è stato dimostrato l’aggiramento delle sanzioni imposte alla
Russia dopo la sua annessione della Crimea nel febbraio 2014. In particolare, l’OFAC (U.S.
Department of the Treasury’s Office of Foreign Assets Control) ha individuato alcuni soggetti da iscri-
vere nella black list denominata Special Designated National and Blocked Persons (SDN) in quanto oli-
garchi vicini al presidente Putin e riconducibili a società multinazionali operanti prevalentemente
nel settore energetico, degli armamenti, della metallurgia, della meccanica. Tra questi i fratelli
Arcady e Boris Rotenberg, riconducibili alla proprietà di Gazprom Burenie che, a più riprese,
sono riusciti ad acquistare all’asta a New York opere d’arte per un importo superiore a novan-
tuno milioni di dollari tramite società di comodo collegate alla famiglia, rese note dallo studio
legale Mossack Fonseca nello scandalo dei Panama Papers del 2016. Le case d’asta Sotheby’s e
Christie’s erano a conoscenza delle sanzioni contro i Rotenberg ma non hanno proceduto ad
indagare abbastanza a fondo per scoprire che fossero proprio loro i beneficiari finali. Si veda in
proposito G. GIARDINI, M. PIRRELLI, Russia, con l’arte aggirate le sanzioni Usa, in ilSole24Ore, 5 ago-
sto 2020, in https://www.ilsole24ore.com/art/russia-l-arte-aggirate-sanzioni-usa-ADsTRAh.
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