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LE “SPOSE BAMBINE” E IL FENOMENO DEI MATRIMONI PRECOCI, ALLA STREGUA
DELLA DISCIPLINA INTRODOTTA DAL CODICE ROSSO
Si tratta di situazioni, spesso sommerse, che prevalentemente riguardano
adolescenti di sesso femminile ed ancor più spesso bambine: le poche statisti-
che disponibili mostrano che il fenomeno colpisce anche il mondo maschile,
sebbene in percentuale nettamente inferiore . Secondo le stime dell’anno 2020,
(4)
nel mondo, ogni anno, sono dodici milioni le fanciulle infradiciottenni che con-
traggono matrimonio. Il fenomeno è maggiormente diffuso nella regione
dell’Africa subsahariana, dove riguarda il trentasette per cento della popolazio-
ne femminile (con un picco in Nigeria, ove raggiunge il settantasei per cento),
seguito dalle regioni dell’Asia del Sud, ove la percentuale di “spose bambine” si
attesta attorno al trenta per cento della popolazione femminile, ed infine
dall’America Latina e Caraibi, dal Medio Oriente, dall’Africa del Nord,
dall’Europa dell’Est e dall’Asia Centrale .
(5)
Nonostante nel corso dell’ultimo decennio i numeri mostrino una riduzio-
ne del fenomeno pari al quindici per cento, la situazione pandemica indotta dal
virus Sars Covid-2 rischia di produrre nuovamente un suo incremento: le restri-
zioni di movimento ed il distanziamento fisico rendono assai difficile l’accesso
ai servizi sociali, di comunità e di tutela della salute per le bambine ed adole-
scenti in cerca di aiuto; la chiusura delle scuole favorisce l’abbandono scolasti-
co; la crisi economica implementa la povertà e la perdita del lavoro agevola, in
molti casi, la pratica familiare di dare in sposa le proprie figlie per avere una
bocca in meno da sfamare. Nei Paesi dell’Europa centrale le “spose bambine”
sono spesso immigrate di seconda generazione, per le quali (o almeno è così per
le loro famiglie) il matrimonio rappresenta un tentativo di preservare i valori
culturali delle comunità di origine. In Italia questa usanza è frequente anche
nelle comunità Rom e Sinti. Mancano dati statistici ufficiali sul fenomeno dei
matrimoni precoci e quelli esistenti sono spesso frutto della ricostruzione offer-
ta dalla stampa o dalle associazioni che operano nel settore della tutela dei diritti
dei fanciulli o delle donne. Così, l’“Associazione 21 luglio” ha analizzato il feno-
meno dei matrimoni precoci nelle baraccopoli della città di Roma, cercando di
quantificarlo per comprenderne le ragioni.
ma la “legge straniera non è applicata se i suoi effetti sono contrari all’ordine pubblico” (art.
16 della legge 218/1995). È contrario all’ordine pubblico il matrimonio del minore di sedici
anni, il quale non può essere validamente celebrato in Italia né trascritto se contratto all’este-
ro. In argomento si veda, CALVIGIONI R., Il matrimonio del minore di età, su www.cammino.org, 1
e 5 ss.
(4) L’UNICEF, in un comunicato stampa del 17 giugno 2019, informa che sono colpiti da matri-
monio precoce centotredici milioni di uomini, pari a un uomo su trenta giovani sposati (per
le donne, il rapporto è di una donna minorenne su cinque adulte sposate), in
www.unicef.de/informieren/aktuelles/presse/2019/kinderehen-jungen/193616.
(5) I dati sono pubblicati su www.unicef.org/stories/child-marriage-around-world.
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