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ECO AMBIENTE



                  A partire da quell’anno le delegazioni dei vari Paesi si sono incontrate
             annualmente nella “Conferenza delle Parti” (COP) per analizzare i progressi
             raggiunti nell’affrontare il fenomeno del cambiamento climatico e stabilire
             azioni giuridicamente vincolanti per i Paesi sviluppati nella riduzione delle
             loro emissioni di gas serra.
                  La Conferenza delle Parti si incontrò per la prima volta a Berlino (COP1)
             dal 28 marzo al 7 aprile 1995. Ma è durante la COP3 svoltasi nel dicembre 1997
             a Kyoto che, dopo tese negoziazioni, venne adottato il Protocollo di Kyoto, con
             il quale una gran parte dei Paesi industrializzati e diversi Stati con economie di
             transizione si obbligarono a ridurre le emissioni di gas serra in una misura non
             inferiore all’8,65% rispetto alle emissioni registrate nel 1990 - considerato come
             anno base - da realizzarsi nel periodo tra il 2008 e il 2012.
                  Da  ricordare  la  COP11  tenutasi  a  Montreal  tra  il  28  novembre  e  il  9
             dicembre 2005. I lavori di questa Conferenza si sono concentrati principalmen-
             te sulla riduzione drastica delle emissioni di CFC (clorofluorocarburi) ossia i gas
             presenti  nei  condizionatori,  nei  frigoriferi  e  nelle  bombolette  spray  che,  se
             immessi nell’atmosfera, salgono fino a raggiungere l’ozono e qui lo distruggono
             provocando il famoso “Buco dell’ozono”.
                  Altra Conferenza centrale è stata la COP21 di Parigi, aperta il 30 novem-
             bre e conclusa l’11 dicembre 2015 dove 195 Paesi hanno adottato uno storico
             accordo sul clima che definisce un piano d’azione globale per evitare cambia-
             menti climatici pericolosi bloccando l’innalzamento della temperatura ben al di
             sotto  dei  due  gradi  rispetto  all’era  preindustriale.  Durante  la  COP24  di
             Katowice in Polonia, svoltasi dal 3 al 14 dicembre 2018, sono state definite le
             regole di attuazione dell’Accordo di Parigi del 2015.
                  Tuttavia negli ultimi anni lo spirito che ha animato l’Accordo di Parigi
             sembra sempre più diventare un lontano ricordo. L’ultima Conferenza sul clima
             COP25 tenutasi a Madrid - dal 2 al 13 dicembre 2019 - si è infatti chiusa senza
             accordi e con dei rinvii. Nonostante gli scienziati continuino ad allertare sui
             rischi climatici che il pianeta deve affrontare, con l’innalzamento del livello del
             mare e la moltiplicazione di fenomeni estremi come afa, siccità e inondazioni,
             Paesi come Cina, India, Brasile e Sudafrica hanno fatto sapere di aver già pro-
             posto il massimo possibile in termini di ambizione climatica. Mentre gli Stati
             Uniti si erano ufficialmente ritirati dall’Accordo di Parigi due anni fa ma saran-
             no effettivamente fuori solo a partire dal 4 novembre 2020.
                  Per l’ennesima volta tutto viene rimandato alla successiva COP 26 che si
             terrà a Glasgow a novembre 2020, quando i Paesi partecipanti saranno tenuti a
             presentare nuovi piani più ambiziosi per tagliare le emissioni.


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