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L’AMBIENTE COME “BENE COMUNE” AL CENTRO DELLA POLITICA DELL’UNIONE EUROPA
Tra gli obiettivi delle nuove direttive è previsto il riciclo entro il 2025 per
almeno il 55% dei rifiuti urbani (60% entro il 2030 e 65% entro il 2035) e paral-
lelamente si vincola lo smaltimento in discarica (fino ad un massimo del 10%
entro il 2035). Il 65% degli imballaggi dovrà essere riciclato entro il 2025 e il
70% entro il 2030. I rifiuti tessili e i rifiuti pericolosi delle famiglie (come ver-
nici, pesticidi, oli e solventi) dovranno essere raccolti separatamente dal 2025 e,
sempre a partire dal 2025, i rifiuti biodegradabili dovranno essere obbligatoria-
mente raccolti separatamente o riciclati a casa attraverso il compostaggio. Per
quel che riguarda la discarica, il pacchetto UE limita la quota di rifiuti urbani da
smaltire a un massimo del 10% entro il 2035. Nel pacchetto sull’economia cir-
colare vengono inoltre previste varie misure attinenti alla responsabilità estesa
dei produttori, con definizione di requisiti minimi e differenziazione del contri-
buto dovuto in base ai costi necessari per il trattamento dei prodotti a fine vita.
La strategia a lungo termine è quella di coinvolgere le aziende nel realizzare pro-
dotti con materiali nuovi, interamente riutilizzabili e che quindi non generino
scarti, mentre quella a breve e medio termine è gestire gli scarti prodotti in
modo più responsabile, attraverso il riutilizzo e il riciclo.
5. L’Agenzia europea dell’ambiente - AEA
Nel 1990 è stata istituita l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), con sede
a Copenaghen, al fine di sostenere lo sviluppo, l’attuazione e la valutazione della
politica ambientale e di informare il pubblico su tale argomento. Questa agenzia
ha il compito di fornire informazioni valide e indipendenti sullo stato dell’am-
biente e sulle prospettive che si delineano per esso. Raccoglie, gestisce e analizza
i dati e coordina la Rete europea d’informazione e di osservazione in materia
ambientale (Eionet). Per assistere i responsabili politici nell’adozione di decisio-
ni informate e nell’elaborazione di normative e politiche ambientali, l’UE gesti-
sce inoltre il programma europeo di monitoraggio della Terra (Copernicus), che
si occupa, tra le altre questioni, del territorio, dei mari, dell’atmosfera e dei cam-
biamenti climatici. Per quanto concerne gli agenti inquinanti rilasciati nell’aria,
nell’acqua e nel terreno nonché i trasferimenti fuori sito di rifiuti e di sostanze
inquinanti contenute in acque reflue, il Registro europeo delle emissioni e dei
trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR) fornisce dati ambientali essen-
ziali provenienti da oltre trentamila impianti industriali situati nell’Unione come
pure in Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Serbia e Svizzera. Il registro è a dispo-
sizione del pubblico gratuitamente su Internet .
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(6) Il Registro europeo delle emissioni è consultabile alla seguente pagina https://prtr.eea.europa.eu/#/home.
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