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UNA LEADERSHIP “PROFONDA” E “COMPLESSA” PER GOVERNARE
                                      LE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE



               nuovo modo di vedere il ruolo del change agent: il leader trasformazionale, o meglio,
               i leader trasformazionali, perché per riportare le enormi organizzazioni pubbli-
               che a dimensioni ‘umane’, occorre concettualizzarle come sistemi di leader a più
               livelli, reti di capi. I leader trasformazionali in sistemi complessi sono generatori
               di contesti che favoriscono l’emergere di interconnessioni tra gli agenti, funzio-
               nali alla mission che l’azienda si è data. Essi non specificano in anticipo i com-
               portamenti desiderati, stabiliscono poche regole semplici, facendo attenzione al
               rispetto di quelle regole e lasciando totale libertà sugli altri comportamenti, ma
               guidano l’evoluzione delle interazioni, infondendo anche connessioni emozio-
               nali, introducendo perturbazioni sui centri di gravità del sistema che, spesso in
               via  indiretta,  creano  le  condizioni  per  l’auto-organizzazione  delle  persone.
               Costruiscono gli attrattori (la mission, i valori, i riti e le narrazioni, i sistemi di
               valutazione…) anche fornendo feedback continui attendibili sui progressi fatti, e
               riconoscono anche gli attrattori che emergono dal basso e sono funzionali agli
               obiettivi che l’organizzazione si è data. In particolare, definiscono le metriche,
               le ricompense, e persino le sanzioni in modo da assicurare l’equità e promuo-
               vere i valori relativi al bene comune. Favoriscono le comunicazioni e tengono a
               bada la burocrazia e ogni altro elemento che ostacola il libero dispiegarsi delle
               interazioni.
                     Quando la cultura si allinea alla natura, l’effetto positivo sulla modalità e i
               contenuti  dell’interazione  di  gruppo  cresce  esponenzialmente.  La  leadership,
               sinergizzando le due prospettive (natura e cultura), acquista profondità, come la
               visione binoculare fornisce profondità alla visione .
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               6. Infine e al principio: la gestione del cambiamento
                     Per  cambiare  in  tempi  ragionevoli  e  in  modo  governato  sistemi  molto
               complessi,  con  problematiche  profondamente  interconnesse  in  dinamiche
               autostabilizzanti a livelli sovente disfunzionali, c’è bisogno di un nuovo paradig-
               ma, che semplifichiamo con il binomio “leadership trasformazionale” e “approc-
               cio complesso”. Siamo convinti per molteplici esperienze e per studi correlati
               che ciò sia indispensabile, per insufficienza conclamata dei paradigmi preceden-
               ti. Ma il quesito che emerge è dunque: come diffondiamo leadership trasforma-
               zionale e approccio complesso in un ambiente dove questi approcci non sono
               comuni? Come creiamo i leader e come orientiamo la cultura dell’organizzazione
               verso  una  prospettiva  di  sistema?  Questo  è  il  grande  tema  del  Change
               Management, la gestione del cambiamento, tanto complesso e difficile quanto lar-
               gamente ignorato o sottovalutato (forse proprio perché complesso e difficile).

               (19)  BATESON, 1999.

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