Page 53 - Rassegna 2020-1
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UNA LEADERSHIP “PROFONDA” E “COMPLESSA” PER GOVERNARE
                                      LE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE



               difensiva), la sfiducia sull’effettiva disponibilità della politica a ritirare le interfe-
               renze sulla gestione. Anche a livello di funzionari e impiegati si è rilevata una
               vera e propria avversione verso l’assunzione di responsabilità; i vari tentativi di
               cambiare strada sono stati frustrati da una vox populi impiegatizia che sembra
               prediligere scatti di anzianità, premi generalizzati e carichi di lavoro minimi.
                     Il verticismo ha alimentato un approccio centralistico-ispettivo, che accre-
               sce la burocratizzazione tramite l’accentuazione dell’azione regolatrice, anche
               per effetto di quell’impulso alla “giuridicizzazione” di ogni ambito della vita
               sociale e morale  che costituisce un tentativo illusorio di riduzione della com-
                               (14)
               plessità. In tal senso possono essere interpretate alcune dinamiche delle varie
               riforme della Pubblica Amministrazione, che hanno visto una intensificazione
               della produzione normativa allorché, di fronte alla constatazione dell’insuffi-
               cienza delle norme, si è risposto inasprendo l’azione legislatrice e regolatrice,
               senza aver compreso le ragioni del fallimento che stanno nella mancata com-
               prensione della natura complessa dei sistemi pubblici.
                     Le indagini empiriche condotte mostrano come la pervasività della rego-
               lamentazione e la conseguente farraginosità dei processi decisionali, oltre a
               rafforzare ulteriormente la cultura legalistica, sembrano aver favorito l’instau-
               rarsi di loop e circoli viziosi: in particolare si è sviluppato un “diritto intersti-
               ziale”  che  invece  di  arginare  la  discrezionalità  degli  attori  ha  finito  per
                     (15)
               ampliarla favorendo, al di sotto dell‘opaco intrico normativo, i comportamenti
               illegali. Si è così sviluppato un burocratismo oppressivo e improduttivo, che
               alimenta, e viene alimentato, dalla politicizzazione del sistema. Il risultato è
               una riduzione della tutela sostanziale degli interessi degli utenti (cioè costi e
               qualità  dei  servizi  offerti)  a  fronte  di  un  aumento  della  tutela  formale.
               All’interno  delle  organizzazioni,  il  risultato  è  un  progressivo  spiazzamento
               della  motivazione  estrinseca  su  quella  intrinseca:  la  sensibilità  esclusiva  ad
               incentivi di tipo monetario non è veramente il motore fondamentale dei com-
               portamenti; è l’effetto della mancanza di altri valori e ricompense, dunque di
               un vuoto di leadership.
                     Strettamente connesso all’impostazione manageriale verticistica va consi-
               derato lo scarso sviluppo di connessioni orizzontali. Mentre nel settore privato
               l’esigenza di governare la complessità ha spinto in direzione di un sempre mag-
               giore decentramento decisionale, appiattimento della piramide gerarchica, e svi-
               luppo di forme organizzative reticolari, nel settore pubblico la spinta è verso
               l’introduzione di aggregazioni organizzative di maggiore ampiezza e nuovi livelli
               gerarchici.


               (14)  HABERMAS, 1986.
               (15)  SGROI, 2007, pag. 18.

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