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INTERVENTO DEL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Ringrazio altresì per lo stanziamento di 180 milioni di euro devoluti al
pagamento del lavoro straordinario, che compensa, nel parziale ristoro econo-
mico, l’incondizionata disponibilità del personale, a fronte di tanti sacrifici fami-
liari e personali.
Attendiamo fiduciosi il rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021,
con particolare riguardo alla rivalutazione delle indennità accessorie, immutate
dal lontano 2004.
Evidenzio tuttavia che, a distanza di ventiquattro anni dall’adozione del
sistema contributivo, il personale del comparto difesa-sicurezza non ha ancora
la possibilità di compensare con fondi pensione la riduzione del trattamento
pensionistico, che, per le nuove generazioni di Carabinieri, si attesterà, all’atto
del congedo, a circa il sessanta per cento dello stipendio.
Una soluzione intermedia, concretamente percorribile e molto attesa,
sarebbe l’attivazione di una previdenza dedicata, in linea con la specificità rico-
nosciuta al comparto, rimodulando il calcolo del montante contributivo pensio-
nistico o adeguando i coefficienti di rendimento alla durata della vita lavorativa
del personale. L’attenzione alla serenità economica dei Carabinieri è tutt’uno
con la considerazione della loro salute.
Il rischio cardiovascolare è tra le principali cause di morbilità e mortalità,
in un contesto di lavoro certamente usurante.
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