Page 224 - Rassegna 2020-1
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TRIBUNA DI STORIA MILITARE



                  Si potrebbe asserire che nell’Impero Romano d’Oriente, almeno nei suoi
             secoli d’oro (dal VII all’XI), nulla fosse lasciato al caso. Ciò riflette anche molto
             bene la mentalità bizantina che era impostata all’ordine sociale, un ordine che,
             secondo i bizantini, rifletteva quello celeste in terra.
                  Da quanto ho cercato, sommariamente, di esporre, risulta evidente - gra-
             zie alle fonti - che l’Impero Romano d’Oriente abbia posseduto, una cultura
             dell’Intelligence.  Dal  mondo  militare  a  quello  civile,  dall’ambito  diplomatico  a
             quello religioso e commerciale, tutto contribuiva alla sicurezza dell’Impero anti-
             cipando l’odierno concetto di “interesse nazionale” e la sua proiezione geopo-
             litica.
                  Sudi recenti hanno dimostrato come Costantinopoli/Bisanzio abbia pos-
             seduto de facto un “sistema” di Intelligence multi livello. Reperire informazioni,
             analizzarle e poi trarne delle strategie era routine per le élite bizantine. Bisanzio
             aveva chiaro il ruolo geopolitico e geostrategico che ricopriva e con esso l’im-
             portanza di poter e dover operare in tutti i settori ritenuti determinanti (economia,
             religione, frontiere, etc...).
                  Questa, credo, sia in sostanza la lectio proveniente dall’Impero Romano
             d’Oriente, una lezione che per i tempi contemporanei ritengo quanto mai valida.



































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