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PROFESSORESSA MARIA GABRIELLA PASQUALINI
Nasce nel 1922 la Società delle Nazioni per organizzare la stabilità a livello
mondiale ma ad essa non partecipavano la vinta Germania e la Russia bolsce-
vica. Assenze non da poco nel panorama politico generale.
La Società delle Nazioni, di fronte a nuovi stati sorti sulle ceneri della vinta
Costantinopoli - Istanbul - inventò un sistema giuridico-amministrativo, quello
dei Mandati, che permetteva alle Grandi Potenze di agire in nome e per conto
di alcuni territori non in grado di amministrarsi da soli. Le Nazioni Unite faran-
no un passo avanti con le Amministrazioni fiduciarie, pensate per preparare
nuovi stati, nati sulla spinta della decolonizzazione, al debutto nell’agone mon-
diale da maggiorenni… ma molti problemi resteranno irrisolti.
La Francia ottenne il mandato su Siria e Libano; la Gran Bretagna, quello
sulla Mesopotamia, la Transgiordania e la Palestina.
La Gran Bretagna con i presidi in Sudan, sulle coste del Mar Arabico e del
Golfo Persico diviene la grande potenza della regione e controlla l’importante
via di comunicazione con le Indie britanniche.
La dimensione fondamentale del dopo-guerra è la rivalità franco-britanni-
ca per il controllo della regione, un forte antagonismo franco-britannico aggra-
vato dal profondo senso di risentimento della Germania per le imposizioni del
Trattato di Pace. Nasce la questione palestinese. Si trascina dal 1917, con la
Dichiarazione Balfour. Affonda le sue radici in una problematica che esula da
quella regionale. Poteva essere risolta nel 1947 con la creazione di due Stati,
Ebraico e Palestinese, ma le nazioni arabe rifiutarono quanto previsto dalla
Risoluzione ONU n.181, non accettando la creazione di uno stato ebraico, con-
dannando la popolazione palestinese a una diaspora e una guerra che tuttora
continua, per la quale non si intravede una soluzione.
Nasce la questione kurda con il territorio di quella popolazione diviso in
quattro stati: Siria, Turchia, Iran, Irak, problema irrisolto di estrema attualità.
Il panarabismo moderno nasce agli inizi del secolo XIX e si rinnova
soprattutto durante e dopo la Prima guerra mondiale, quando le Grandi
Potenze si dividono le spoglie dell’Impero Ottomano, dando origine a questioni
tuttora insolute, ma non governate dal panarabismo forse obsoleto.
L’Egitto assume il ruolo di Stato guida arabo, mentre la Turchia sorge come
Stato laico dalle ceneri dell’impero ottomano. Nel 1925 viene proclamata la
Repubblica del Libano. Si espande il dominio dei sauditi nella penisola arabica:
nel 1926 Ibn Saud è proclamato Re dell’Hegiaz e del Neged, territori che nel 1932
vengono riuniti nel Regno dell’Arabia Saudita. Nel 1925 l’Emiro Feisal fonda una
monarchia costituzionale in Iraq (alleata della Gran Bretagna) e l’anno successivo
ottiene la zona petrolifera di Mosul contesa dalla Turchia. Sempre nel 1925 diven-
ta Scià d’Iran Reza Shah Pahlavi, cancellando la precedente Dinastia Kadjar.
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