Page 271 - Rassegna 2019-4
P. 271

PROFESSORESSA MARIA GABRIELLA PASQUALINI



                     Nasce nel 1922 la Società delle Nazioni per organizzare la stabilità a livello
               mondiale ma ad essa non partecipavano la vinta Germania e la Russia bolsce-
               vica. Assenze non da poco nel panorama politico generale.
                     La Società delle Nazioni, di fronte a nuovi stati sorti sulle ceneri della vinta
               Costantinopoli - Istanbul - inventò un sistema giuridico-amministrativo, quello
               dei Mandati, che permetteva alle Grandi Potenze di agire in nome e per conto
               di alcuni territori non in grado di amministrarsi da soli. Le Nazioni Unite faran-
               no un passo avanti con le Amministrazioni fiduciarie, pensate per preparare
               nuovi stati, nati sulla spinta della decolonizzazione, al debutto nell’agone mon-
               diale da maggiorenni… ma molti problemi resteranno irrisolti.
                     La Francia ottenne il mandato su Siria e Libano; la Gran Bretagna, quello
               sulla Mesopotamia, la Transgiordania e la Palestina.
                     La Gran Bretagna con i presidi in Sudan, sulle coste del Mar Arabico e del
               Golfo Persico diviene la grande potenza della regione e controlla l’importante
               via di comunicazione con le Indie britanniche.
                     La dimensione fondamentale del dopo-guerra è la rivalità franco-britanni-
               ca per il controllo della regione, un forte antagonismo franco-britannico aggra-
               vato dal profondo senso di risentimento della Germania per le imposizioni del
               Trattato di Pace. Nasce la questione palestinese. Si trascina dal 1917, con la
               Dichiarazione Balfour. Affonda le sue radici in una problematica che esula da
               quella regionale. Poteva essere risolta nel 1947 con la creazione di due Stati,
               Ebraico  e  Palestinese,  ma  le  nazioni  arabe  rifiutarono  quanto  previsto  dalla
               Risoluzione ONU n.181, non accettando la creazione di uno stato ebraico, con-
               dannando la popolazione palestinese a una diaspora e una guerra che tuttora
               continua, per la quale non si intravede una soluzione.
                     Nasce la questione kurda con il territorio di quella popolazione diviso in
               quattro stati: Siria, Turchia, Iran, Irak, problema irrisolto di estrema attualità.
                     Il  panarabismo  moderno  nasce  agli  inizi  del  secolo  XIX  e  si  rinnova
               soprattutto  durante  e  dopo  la  Prima  guerra  mondiale,  quando  le  Grandi
               Potenze si dividono le spoglie dell’Impero Ottomano, dando origine a questioni
               tuttora insolute, ma non governate dal panarabismo forse obsoleto.
                     L’Egitto assume il ruolo di Stato guida arabo, mentre la Turchia sorge come
               Stato  laico  dalle  ceneri  dell’impero  ottomano.  Nel  1925  viene  proclamata  la
               Repubblica del Libano. Si espande il dominio dei sauditi nella penisola arabica:
               nel 1926 Ibn Saud è proclamato Re dell’Hegiaz e del Neged, territori che nel 1932
               vengono riuniti nel Regno dell’Arabia Saudita. Nel 1925 l’Emiro Feisal fonda una
               monarchia costituzionale in Iraq (alleata della Gran Bretagna) e l’anno successivo
               ottiene la zona petrolifera di Mosul contesa dalla Turchia. Sempre nel 1925 diven-
               ta Scià d’Iran Reza Shah Pahlavi, cancellando la precedente Dinastia Kadjar.


                                                                                        269
   266   267   268   269   270   271   272   273   274   275   276