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CONFERENZE
Il 1919. Un’italia vittoriosa e provata in un’Europa in trasformazione.
Problematiche e prospettive.
(sintesi della Professoressa Maria Gabriella Pasqualini)
L’11 e il 12 novembre scorso si è tenuto nella Scuola Ufficiali Carabinieri
di Roma un Convegno di Studi Storici sull’anno 1919, periodo che vide la poli-
tica internazionale affannarsi per costruire una pace duratura dopo il disastro
della Prima guerra mondiale durata cinque anni.
Lo Stato Maggiore Difesa, in particolare l’Ufficio Storico in esso incardi-
nato, ha dedicato, nel centenario di ogni anno di questo conflitto, un congresso
di studi che ha coinvolto affermati storici militari e civili, giovani storici e studiosi
stranieri, in particolare francesi e austriaci, con le loro interessanti relazioni.
I lavori delle precedenti edizioni, che sono confluite negli Atti dei singoli
convegni, hanno dato origine a un nutrito blocco di pubblicazioni di studi mili-
tari, politici e economici sulla Grande Guerra. Qualora non si rendano disponi-
bili ulteriori documenti d’archivio ancora inesplorati, si può affermare che questa
serie di riunioni scientifiche ha messo un punto fermo sugli studi di quell’epoca.
L’apertura del convegno è stata affidata al Comandante della Scuola,
Generale di Divisione Riccardo Galletta, alla presenza del Sottocapo dello Stato
Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Luigi Francesco De
Leverano, mentre la conclusione dell’incontro è stata curata dal Capitano di
Vascello Michele Spezzano, Capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore
Difesa, al cospetto del Generale di Divisione Carmelo Burgio, Comandante in
SV delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri.
Il meeting sul 1919, “Anno della pace”, si è sviluppato su tre tematiche
principali: gli aspetti militari (il dopoguerra dell’aviazione, la smobilitazione del
Regio Esercito e la ristrutturazione della Regia Marina), considerando anche
l’apporto delle Forze armate nella ricostruzione dell’Italia; la situazione interna
all’Italia (l’ordine pubblico, la ristrutturazione dell’Arma dei Carabinieri, l’attivi-
tà della Guardia di Finanza), la politica internazionale prima e dopo Versailles;
alcuni mutamenti nella geopolitica internazionale in particolare di Vicino e
Medio Oriente.
Due giorni densi di notizie e stimoli intellettuali.
La crisi del dopoguerra è grave in Italia. Si va a casa dalla famiglia o da quel
che resta e si torna a lavorare i campi, che hanno bisogno urgente di manodo-
pera, travolti violentemente anch’essi dai bombardamenti, dalle avanzate e dalle
ritirate. Si ricomincia o almeno si spera. Passato un primo momento di euforia,
durante il quale si comprende che la guerra non è solo finita ma è anche vinta,
la disillusione e la depressione psicologica si affacciano.
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