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CONFERENZE
A livello internazionale, il Direttore Generale ha ricordato inoltre l’impe-
gno italiano per l’adozione della Risoluzione 2347 del Consiglio di Sicurezza
dell’ONU sulla protezione del patrimonio culturale in situazioni di conflitto e
la collaborazione tra il MAECI e il Comando Carabinieri TPC, elemento essen-
ziale nel processo che ha portato alla firma del Memorandum of Understanding con
l’UNESCO per la costituzione di una Task Force italiana “Unite4Heritage” per
la lotta contro il saccheggio e il traffico illecito di beni culturali.
La prima giornata di lavori si è chiusa con una analisi delle nuove prospet-
tive nella protezione del patrimonio culturale. Le strategie di contrasto devono
essere al passo con i tempi e dare spazio alle innovazioni tecnologiche, ma la
tecnologia non basta, è proprio l’approccio internazionale alla percezione del
problema del traffico illecito di beni culturali che sta mutando, riconoscendo la
complessità del fenomeno e dei fattori ad esso connessi.
In tale contesto, il Vice Avvocato Generale dello Stato, Giuseppe
Albenzio, ha descritto il ruolo centrale dell’Avvocatura in ogni intervento di
recupero di beni culturali all’estero, sia giudiziale sia extragiudiziale. Essa ha
infatti un ruolo di consulenza che facilita il TPC e la magistratura nell’interazio-
ne con sistemi legislativi differenti, per attagliare meglio le richieste di collabo-
razione e restituzione.
Il ruolo diventa ancora più importante nei tentativi di recupero extragiu-
diziali, laddove si debbano realizzare accordi che siano funzionali a facilitare il
rientro dei beni illecitamente usciti dal Paese.
La funzione delle Nazioni Unite nella protezione della cultura è centrale,
come dimostra l’impegno dell’UNESCO, una delle più note agenzie dell’ONU,
ma non l’unica che si occupa di tutela del patrimonio culturale. La protezione
del patrimonio culturale è un tema trasversale, che interessa numerosi attori, tra
i quali l’UNICRI (Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul
Crimine e la Giustizia), un’entità indipendente con sede a Torino, che sviluppa
attività di ricerca applicata, formazione specialistica e cooperazione tecnica. La
Dott.ssa Cristina Nardelli, ricercatrice dell’Istituto, ha spiegato nel suo interven-
to che uno dei più recenti campi di analisi è proprio la protezione del patrimo-
nio culturale, al cui riguardo sono stati recentemente realizzati diversi workshop
e corsi nell’ambito delle attività che mirano a favorire l’adozione di politiche
innovative per la prevenzione della criminalità e lo sviluppo sociale, la riforma
dei sistemi di giustizia e il rafforzamento delle istituzioni e della società civile
che sono l’obiettivo di UNICRI.
Così come per le Nazioni Unite, la protezione del patrimonio culturale sta
assumendo un ruolo sempre più importante anche per l’Unione Europea. Le
missioni e le operazioni civili e militari sono strumento unico e indispensabile
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