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PROFESSORESSA MARIA GABRIELLA PASQUALINI
Il problema economico è grave: certo il conflitto è terminato e con esso
la produzione di guerra, perché, si accetti o non si accetti moralmente il concet-
to, la guerra è un volano economico senza pari. Occorre pensare, però, alla
riconversione degli impianti industriali che non è mai semplice. Il governo forse
non riesce ad avere un degno piano industriale e, se lo ha, dimostra di non
saperlo gestire anche perché la grave situazione di deficit della bilancia dei paga-
menti nel quale si trova l’Italia non consente voli pindarici. I vari Presidenti del
Consiglio che si succedono al governo del Regno hanno un obiettivo principale:
quello di risanare i conti dello Stato operando una drastica riduzione delle spese
tagliando a volte, o tentando di farlo, organismi istituzionali che possono invece
essere utili al futuro della nazione.
Tra le varie circolari del Presidente del Consiglio Francesco Saverio Nitti
(nel suo breve mandato 23 giugno 1919 - 15 giugno 1920), che tese a ridurre le
spese dello Stato, influendo pesantemente anche sulla ristrutturazione delle
Forze Armate, ne ricordiamo una molto particolare sulla riorganizzazione dei
rispettivi Servizi informativi, quella del 25 agosto 1919, quando, insieme al
Ministro degli Esteri Tittoni, riteneva che l’ampia rete diplomatica all’estero
avrebbe potuto utilmente prendere in carico il servizio informativo, anche mili-
tare, concentrando poi i risultati in un Ufficio Centrale di quel Dicastero. Di
conseguenza bisognava chiudere i corrispondenti uffici o reparti militari.
Rivolse il primo attacco alla Regia Marina ma si attendevano simili circolari
anche per gli altri Stati Maggiori: “Pertanto tenuto conto anche delle urgenti
necessità di venire eliminando dal bilancio tutte le spese create dallo stato di
guerra e che con esso debbono cessare, prego di voler dare disposizioni affin-
ché l’ufficio informazioni al servizio dello stato maggiore della Marina, con i
centri che ne dipendono, venga soppresso sollecitamente, bastando alle attuali
condizioni il servizio informazioni del quale dispone la direzione generale di
pubblica sicurezza…”.
Il primo settembre il Ministro della Marina rispose con la consueta corte-
sia che sicuramente sarebbe stato studiato il piano relativo alla collaborazione
con il Ministero degli Esteri ma in realtà chiaramente indicava che non era il
caso di procedere e così il IV Reparto dello Stato Maggiore Marina rimase atti-
vo nell’organigramma, come gli altri Servizi informativi militari.
Le riconversioni industriali certamente non sono semplici e necessitano di
tempo e lo necessitavano anche se in quel periodo migliorarono le condizioni
delle maestranze industriali che ottennero il bramato traguardo delle otto ore
giornaliere di lavoro. Anche l’elemento femminile ottenne dei miglioramenti
nella propria situazione sociale ma dopo aver assaggiato una certa libertà e esse-
re entrata nel mondo del lavoro anche industriale, non riusciva a accettare un
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