Page 270 - Rassegna 2019-4
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CONFERENZE



             ma ricca di una produzione architettonica, artistica e letteraria nella sua deca-
             denza), e quello che sembrava più lontano, l’Impero Ottomano, si era comple-
             tamente dissolto.
                  Le relazioni italo-francesi, apparentemente buone, in realtà non lo furono
             affatto almeno fino alla fine della seconda guerra mondiale, con una difficoltà
             di rapporti secolare e probabilmente continuata nel secondo dopoguerra. Non
             migliori  furono  i  rapporti  italo-americani  anche  perché  presumibilmente  gli
             americani ancora poco capivano della situazione politica, sociale, economica
             dell’Italia. Iniziavano ad affacciarsi nella politica mondiale come mentori e sal-
             vatori.
                  Tra Roma e Londra gli interessi reciproci sia in Europa sia fuori dai con-
             fini regionali erano contrastanti e quindi si giunse progressivamente a un isola-
             mento  diplomatico  italiano  nel  quadro  delle  Grandi  Potenze;  quadro  che  si
             riproporrà dopo una quindicina d’anni quando l’Italia si alleò con il nemico
             sconfitto nella Prima guerra mondiale, facendo un forte errore di valutazione
             politica  che  porterà  a  un  nuovo  conflitto,  seguito  da  una  guerra  civile  che
             distruggerà il tessuto sociale italiano per molti anni a venire.
                  Gli equilibri dei Balcani e del Medio Oriente cambiarono dando origine a
             nuove cupidigie coloniali, Italia inclusa che non vide riconoscere alcuni posse-
             dimenti coloniali che sperava di ottenere.



































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