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CONFERENZE
ma ricca di una produzione architettonica, artistica e letteraria nella sua deca-
denza), e quello che sembrava più lontano, l’Impero Ottomano, si era comple-
tamente dissolto.
Le relazioni italo-francesi, apparentemente buone, in realtà non lo furono
affatto almeno fino alla fine della seconda guerra mondiale, con una difficoltà
di rapporti secolare e probabilmente continuata nel secondo dopoguerra. Non
migliori furono i rapporti italo-americani anche perché presumibilmente gli
americani ancora poco capivano della situazione politica, sociale, economica
dell’Italia. Iniziavano ad affacciarsi nella politica mondiale come mentori e sal-
vatori.
Tra Roma e Londra gli interessi reciproci sia in Europa sia fuori dai con-
fini regionali erano contrastanti e quindi si giunse progressivamente a un isola-
mento diplomatico italiano nel quadro delle Grandi Potenze; quadro che si
riproporrà dopo una quindicina d’anni quando l’Italia si alleò con il nemico
sconfitto nella Prima guerra mondiale, facendo un forte errore di valutazione
politica che porterà a un nuovo conflitto, seguito da una guerra civile che
distruggerà il tessuto sociale italiano per molti anni a venire.
Gli equilibri dei Balcani e del Medio Oriente cambiarono dando origine a
nuove cupidigie coloniali, Italia inclusa che non vide riconoscere alcuni posse-
dimenti coloniali che sperava di ottenere.
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