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CONFERENZE



                  Nell’analisi di queste tre parole l’alto prelato ha guidato l’uditorio in un
             viaggio nell’etimologia,  nella filologia e nella cultura, approfondendo i collega-
             menti tra il vivere nel bello ed il vivere bene, sottolineando la necessità dell’arte
             e della fede per dare un senso alla vita, e la necessità della tutela dell’arte proprio
             in funzione della tutela della vita.
                  Il prosieguo delle due giornate di incontro, strutturate su quattro panel, ha
             visto protagonisti alcuni insigni relatori nazionali e internazionali che hanno
             illustrato nei loro interventi un consuntivo di questo mezzo secolo di attività, cia-
             scuno attraverso esperienze proprie e di cooperazione con forze di polizia estere,
             quale utile bilancio per la comprensione dell’evoluzione nel tempo del quadro di
             riferimento internazionale della tutela e protezione del patrimonio culturale.
                  Particolare  attenzione  è  stata  posta  alla  cooperazione  con  il  Comando
             Carabinieri TPC nell’organizzazione di attività di formazione e nella diffusione
             di strumenti legali per combattere il traffico illecito di beni culturali.
                  Tra gli interventi da citare doverosamente vi è quello di Suay Aksoy, pre-
             sidente di ICOM (International Council of Museums), che ha sottolineato il
             fondamentale ruolo dei musei nella protezione del patrimonio culturale, non
             solo come custodi della conoscenza e divulgatori nei confronti del grande pub-
             blico, ma anche e soprattutto quando si tratta di acquisire e gestire le proprie
             collezioni,  perché  nel  passato  i  musei  stessi  sono  stati  spesso  inconsapevoli
             acquirenti  di  oggetti  di  “dubbia”  provenienza.  I  musei,  proprio  attraverso
             ICOM, si sono dotati di un codice etico per la gestione responsabile delle pro-
             prie raccolte. Il codice etico, fra l’altro, è solo una delle iniziative di ICOM, crea-
             tore anche delle Red List, strumento indispensabile per gli operatori di polizia e
             di frontiera nella lotta al traffico illecito di beni culturali.
                  Anche i rappresentanti delle case d’asta e delle associazioni di antiquari
             presenti alla conferenza hanno sottolineato la necessità di servirsi di misure
             incisive per sostenere il commercio legale e, allo stesso tempo, combattere il
             traffico illecito di beni culturali. Sono stati adottati nel tempo, infatti, codici etici
             e regole più stringenti per gli oggetti posti in vendita, che sono sottoposti a con-
             trolli approfonditi per accertarne la provenienza, la qualità e l’autenticità prima
             della vendita. Altro aspetto attentamente vagliato è la conformità alle normative
             nazionali e internazionali in materia di commercio di beni culturali, in partico-
             lare  le  leggi  sull’importazione  e  sull’esportazione.  Esperti  in  diversi  settori,
             come storici dell’arte e avvocati, sono anche essenziali per aiutare a valutare i
             rischi legali, reputazionali e finanziari in una azione che mira a salvaguardare un
             mercato equo e sicuro in cui acquirenti e venditori siano a conoscenza di pos-
             sibili  criticità.  Gli  stessi  rappresentanti  del  mercato  internazionale  dell’arte
             hanno sottolineato il ruolo centrale svolto dal Comando Carabinieri TPC, che


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