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PROFESSOR PAOLO SAVONA



               campo dell’intelligenza artificiale, suscitando reazioni in forme simili a quelle
               che nel XVIII secolo si manifestarono contro le macchine, sia pure in modo
               non violento.
                     La diffusione dell’informazione su base globale ha generato una spinta
               verso l’emigrazione non regolata, creando altre pressioni per ridurre le relazioni
               di collaborazione tra Stati.

               Finanza e rischi bellici
                     Ho già ricordato la sproporzione nella crescita tra finanza e crescita reale.
                     Lo squilibrio tra le due si regge perché i possessori delle attività finanziarie
               credono che le loro scritture contabili o bit sui computer sono ricchezza, ossia
               «potere di acquisto» attivabile on demand. Il sistema finanziario si regge su que-
               sta fiducia.
                     Il gioco è asimmetrico, perché gli emittenti delle passività finanziarie pos-
               sono fallire, come è accaduto con la Crisi finanziaria globale che ha preso avvio
               negli Stati Uniti nel 2008 per la diffusione incontrollata dei titoli derivati, men-
               tre  i  possessori  delle  attività  finanziarie  pagano  il  costo  dei  fallimenti.  Per  i
               depositi bancari esistono fondi di tutela, ma mancano per gli altri titoli di cre-
               dito.
                     Se, per malaugurata ipotesi, le tensioni geopolitiche dovessero sfociare in
               conflitti bellici, la «piramide» di scritture contabili o bit di computer potrebbero
               entrare in crisi di credibilità, con le ovvie conseguenze.
                     Questo «cigno nero» non può «scolorirsi», perché nessuna autorità di con-
               trollo può fronteggiare una crisi di fiducia. Le guerre sono il modo più classico
               di ridimensionare l’eccesso di debiti ovunque siano situati (pubblico e privato).

               Dalla Pax americana alla difficile convivenza tra leader globali
                     Sconfitto il nazismo con una coalizione temporanea tra i due sistemi anta-
               gonisti (capitalismo e comunismo), questi ovviamente si divisero, generando
               quella che ricordiamo come Guerra fredda.
                     Nel 1989, caduto il regime russo sovietico è venuta meno la rivalità tra
               sistemi di idee e si è instaurata una rivalità tra leader. La Pax americana ha perso
               presa e le relazioni internazionali si sono attenuate, trasformando i rapporti
               multilaterali in bilaterali, entrando in contraddizione con la globalizzazione.
                     L’evoluzione economica e sociale in precedenza descritta è figlia di questa
               situazione, dove le strategie dei leader di turno cambiano, soprattutto dove la
               democrazia è più diffusa. Si pensi alla catena Kennedy-Reagan-Clinton-Obama-
               Trump, ma accade lo stesso dove esistono regimi alternativi come in Russia, in
               Cina e in India, con manifestazioni di forza altrove (Kim Jong-un).


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