Page 254 - Rassegna 2019-4
P. 254
CONFERENZE
Nel giro di pochi lustri il salto nel livello dello sviluppo ha indotto anche
i paesi densamente popolati (come India e Cina) e i piccoli paesi intraprendenti
dell’area asiatica a puntare sulle innovazioni tecnologiche. Sono rimasti indietro
Sud America e Africa, pur presentando saggi di crescita reale «a macchia di leo-
pardo».
Il livello di occupazione globale si è incrementato, come pure il reddito,
ma la sua distribuzione all’interno delle nazioni e a livello globale è peggiorata,
creando reazioni politiche a tutti i livelli.
Si è di conseguenza riproposto il problema irrisolto della «conciliabilità»
tra democrazia, Stato e mercato; nel primo la distribuzione del reddito è legato
alla volontà degli elettori e nel terzo alla capacità degli imprenditori, con il
secondo dedito al compito di conciliare le istanze redistributive della democra-
zia con quelle commutative (leggi tramite gli scambi) del mercato.
Politica fiscale e politica monetaria
Fin dalla Grande Crisi 1929-33 si è affermato il convincimento che il mer-
cato non fosse in condizione di garantire la piena occupazione e il governo del
ciclo economico.
La politica fiscale si è data il compito di governare le quantità di beni e di
servizi e l’occupazione, mentre la politica monetaria i prezzi. Tra le due politi-
che esistono intrecci non facilmente distinguibili (ad esempio le imposizioni tri-
butarie e la presenza pubblica nelle utilities contribuiscono a determinare i prez-
zi e la moneta influenza lo sviluppo reale tramite il governo del credito e dei
tassi dell’interesse).
La situazione è oggi ancora più complicata perché la politica fiscale è sem-
pre più coinvolta nella gestione dei problemi sociali piuttosto che nella piena
occupazione e nel governo del ciclo economico, che richiederebbe la flessibilità
che ha perso; mentre la politica monetaria è sempre più coinvolta nell’esercitare
le funzioni della politica fiscale (il Quantitative Easing e i tassi bassi e negativi).
Ritorno del protezionismo e innovazioni tecnologiche
La coscienza acquisita dai cittadini di ogni paese dei loro diritti di avere
un’occupazione o un reddito, presente non solo nei regimi democratici, spinge
verso la protezione sociale e, poiché questa non soddisfa mai, verso il ritorno
al protezionismo, nel convincimento che così si difende il proprio benessere.
L’innovazione tecnologica ha perso l’attrazione del passato d’essere stru-
mento che avrebbe combattuto la povertà e dato benessere crescente.
La fiducia nel progresso tecnologico si è trasformata in una forte diffiden-
za, divenendo un ostacolo alla diffusione delle innovazioni, soprattutto nel
252