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TENENTE COLONNELLO ALFIO GULLOTTA
tramite i suoi controlli garantisce che le transazioni di beni d’arte siano condot-
te legalmente e in modo trasparente, contrastando così i fenomeni illeciti legati
al contrabbando, al terrorismo e al riciclaggio di denaro.
Quando i tradizionali strumenti d’indagine e cooperazione internazionale
non sono sufficienti ad ottenere il risultato concreto auspicato, cioè il rimpatrio
delle opere illecitamente trafugate o esportate, entra in gioco la diplomazia cul-
turale, argomento del secondo panel.
Il Capo Ufficio legislativo del Ministero per i beni e le attività culturali,
Annalisa Cipollone ha sottolineato il ruolo centrale, proprio in questo ambito, del
Comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali, nato nel 2003 con il
preciso compito di coordinare le diverse competenze in ordine all’esercizio del-
l’azione di restituzione dei beni illecitamente usciti dal territorio italiano e di uni-
formare i comportamenti dell’Amministrazione, anche attraverso l’interpretazio-
ne della normativa statale, comunitaria e internazionale e con il compito ulteriore
di analizzare tutte le problematiche afferenti l’esercizio dell’azione di restituzione.
Quest’attività di coordinamento si è resa necessaria per le azioni di recupero e di
restituzione legate a un percorso amministrativo, spesso anche giudiziario, che
vede protagonista lo Stato italiano nel suo complesso e che investe la competenza
di più Amministrazioni. Non sarebbe stato possibile raggiungere risultati effettivi
senza la sinergia dei soggetti interessati in seno al Comitato: l’Avvocatura
Generale dello Stato per le procedure, il Comando Carabinieri per l’attività inve-
stigativa e per la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti (che ha spesso
fornito la chiara evidenza dell’illecita provenienza dei beni), l’Autorità Giudiziaria
cui compete la direzione delle indagini e l’emissione dei necessari provvedimenti,
le Direzioni generali che assicurano il fondamentale apporto scientifico e meto-
dologico sulla storia dei beni, l’azione di coordinamento dell’Ufficio Legislativo
del Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo e le attività di nego-
ziazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
Proprio dalle parole del Ministro Plenipotenziario Vincenzo de Luca,
Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si evince che la promozione
della cultura, nel senso più ampio, è una delle priorità della politica estera nazio-
nale, e di conseguenza uno degli obiettivi principali del MAECI. La diplomazia
culturale rientra in pieno nella strategia di promozione del sistema paese come
uno degli strumenti più efficaci di soft power per sviluppare azioni di pace, sicu-
rezza e crescita sostenibile della nostra politica estera. Il contributo dell’Italia
alla tutela e alla promozione del patrimonio culturale si ispira a due direttrici
principali: la cooperazione multilaterale, soprattutto negli scenari di crisi e di
state-building, e il sostegno alle missioni archeologiche italiane all’estero.
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