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LA BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DEI SITI DI DISCARICA ABUSIVI OGGETTO DI PROCEDURA
               D’INFRAZIONE DELL’UNIONE EUROPEA. LA MISSIONE SVOLTA DALL’ARMA DEI CARABINIERI




                     ➣ non ha provveduto a una catalogazione e a un’identificazione esaustiva
               di ciascuno dei rifiuti pericolosi sversati nelle discariche;
                     ➣ continua a violare l’obbligo di garantire che per determinate discariche
               sia adottato un piano di riassetto o un provvedimento definitivo di chiusura.
                     La Corte, fra l’altro, evidenzia in merito che:
                     ➣ la mera chiusura di una discarica o la copertura dei rifiuti con terra e
               detriti  non  è  sufficiente  per  adempiere  agli  obblighi  derivanti  dalla  direttiva
               “rifiuti”;
                     ➣ gli Stati membri sono tenuti a verificare se sia necessario bonificare le
               vecchie discariche abusive e, all’occorrenza, sono tenuti a sanarle;
                     ➣ si ricorda all’Italia, il sequestro della discarica da bonificare e l’avvio di
               un procedimento penale contro il suo gestore non costituiscono misure suffi-
               cienti.
                     Alla luce di tutto ciò, oltre ad una somma forfettaria di quaranta milioni di
               euro, la Corte Europea ha inflitto all’Italia una penalità, iniziale, di 42,8 milioni
               di euro per ogni semestre di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie a
               dare piena esecuzione alla sentenza del 2007.
                     Tale penale verrà liquidata dall’Italia sino alla permanenza in stato di infra-
               zione di ciascuna discarica, ma dalla somma globale saranno detratti, per ogni
               sito che nel frattempo fosse posto a norma e su richiesta avvalorata dalla docu-
               mentazione probante, i sotto indicati importi semestrali:
                     ➣ quattrocentomila euro per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi;
                     ➣ duecentomila euro per ogni altra discarica.
                     La sentenza di condanna riguardava duecento discariche:
                     ➣ centonovantotto  discariche  dichiarate  non  conformi  alla  direttiva
               75/442 e alla direttiva 91/689 per le quali sono necessarie operazioni di boni-
               fica per dare completa esecuzione alla sentenza;
                     ➣ due  discariche  dichiarate  non  conformi  alla  direttiva  1999/31,  per  le
               quali occorre dimostrare l’approvazione di piani di riassetto oppure l’adozione
               di decisioni di chiusura.
                     Dopo nove semestri trascorsi dal 2 dicembre 2014, data di inizio del paga-
               mento  delle  sanzioni,  dopo  trentatrè  mesi  trascorsi  dalla  nomina  del
               Commissario  ad  hoc  che  opera  attraverso  la  task-force  messa  a  disposizione
               dell’Arma dei Carabinieri (24 marzo 2017 - 31 dicembre 2019), dopo le diverse
               interlocuzioni ed esami documentali con la Commissione Europea, attraverso
               la  Struttura  di  Missione  Nazionale  per  le  Infrazioni  della  Presidenza  del
               Consiglio dei Ministri e gli Uffici dedicati del Ministero dell’Ambiente.
                     La situazione attuale è la seguente:


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