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PANORAMA DI


                                               GIUSTIZIA MILITARE




                                                 La rilevanza penale del rifiuto di sottoscrivere
                                                 per  presa  visione  le  comunicazioni
                                                 riguardanti la documentazione caratteristica
                          Consigliere            e i provvedimenti disciplinari
                        Antonio SABINO
                  Procuratore Militare della Repubblica
                  presso il Tribunale Militare di Roma
                                                                                                  PANORAMA DI GIUSTIZIA MILITARE


                     Tra i molteplici versanti sui quali si dipana la struttura gerarchica delle
               Forze armate, le procedure disciplinari e valutative si collocano su un terreno
               particolarmente  insidioso,  in  cui  il  rapporto  di  subordinazione  si  attua  con
               modalità  particolarmente  invasive,  fertile  humus  di  condotte  reattive  che,  in
               misura non infrequente, si esplicano con modalità tali da assumere rilievo pena-
               le militare.
                     Tra queste ultime i casi più diffusi riguardano il rifiuto da parte del sog-
               getto interessato di eseguire l’ordine impartito dal superiore di sottoscrivere per
               presa visione le comunicazioni afferenti quel tipo di procedure.
                     In via preliminare è opportuno evidenziare che il fenomeno trae origi-
               ne prevalentemente da un equivoco di fondo, ossia che tale sottoscrizione
               costituisca accettazione del contenuto del provvedimento, con conseguente
               compromissione degli eventuali successivi rimedi anche di livello giurisdi-
               zionale.
                     Si tratta, ovviamente, di un assunto del tutto privo di fondamento, di cui
               nella prassi si tenta di neutralizzare le conseguenze informando adeguatamente
               i  destinatari  dei  provvedimenti  sulla  natura  di  tali  sottoscrizioni  e  sulla  loro
               esclusiva funzione probante l’avvenuta ricezione della comunicazione dell’atto,
               anche ai fini del decorso dei termini per eventuali impugnazioni.
                     Purtroppo non sempre questi preliminari chiarimenti sortiscono gli effetti
               desiderati, per cui, come già evidenziato, a volte si verificano condotte di rifiuto,
               a seguito delle quali il superiore non può fare altro che impartire un ordine for-
               male, la cui inottemperanza non può che essere valutata sotto il profilo della
               configurabilità del reato di disobbedienza di cui all’art. 173 c.p.m.p.



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