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OSSERVATORIO INTERNAZIONALE



                  Ad  esempio,  in  analogia  con  la  partecipazione  dell’Italia  all’iniziativa
             EUNAVFOR Atlanta, la missione inviata dall’UE al largo delle coste somale
             per fermare l’imperversare del fenomeno della pirateria. Inoltre, sarebbe auspi-
             cabile un intervento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, al pari
             di quanto è stato fatto per il contrasto alla pirateria, utilizzasse gli strumenti nor-
             mativi e di “pressione” a sua disposizione per combattere lo smuggling. È diffi-
             cile, infatti, accettare l’idea che la comunità internazionale, attraverso la risolu-
             zione dell’ONU del 2008 (la 1838), è intervenuta per fermare il sequestro di
             navi mercantili , per le quali veniva richiesto un forte riscatto da parte dei pirati
                           (9)
             somali  alle  compagnie  di  navigazione,  anche  autorizzando  interventi  armati
             contro le basi dei pirati, mentre ben poco è stato fatto per contrastare e arre-
             stare i responsabili del traffico di migranti.
                  La proposta qui formulata, sulla quale occorrerà ancora lavorare per giun-
             gere ad una sua più precisa formulazione che tenga conto delle disposizioni
             previste dalle convenzioni internazionali per la promozione e la tutela dei diritti
             delle  vittime  del  traffico  di  essere  umani,  ma  anche  della  Convenzione  di
             Varsavia del Consiglio d’Europa del 2005 e delle risoluzioni n. 2240/2015 e n.
             2312/2016  del  Consiglio  di  Sicurezza  delle  Nazioni  Unite,  rappresenta  solo
             l’inizio di una revisione ed ampliamento degli ambiti di applicazione della nor-
             mativa italiana configurando la possibilità di una estensione dell’intervento giu-
             diziario nei confronti di condotte da parte dei responsabili di attività di traffic-
             king e smuggling che, per la loro atrocità e assenza di ogni rispetto dei diritti ina-
             lienabili degli essere umani, possono essere considerate come crimini contro
             l’umanità.


             5. Conclusioni
                  Il  tema  dell’immigrazione  solleva  problemi  che  non  siamo  in  grado  di
             risolvere,  se  non  in  minima  parte  come  comunità  internazionale,  europea  e
             nazionale, mentre l’opinione pubblica manifesta in modo sempre più diffuso
             timori e fenomeni di intolleranza non sempre imputabili alle responsabilità dei
             singoli migrati. Il fenomeno è in crescita, nonostante le politiche restrittive sugli
             ingressi applicate da molti paesi di destinazione dei migranti, e non si ha motivo
             di ritenere che potrà diminuire nel medio e lungo periodo per l’aumento delle

             (9)  Da allora la presenza di forze navali internazionali, il dispiegamento di guardie armate private
                  a bordo delle navi e l’adozione di misure difensive hanno frenato l’attività dei pirati, anche
                  se di recente, a causa della riduzione intervenuta negli attacchi alle navi mercantili e una ridot-
                  ta attività delle flotte internazionali anti-pirateria, si assiste ad una ripresa degli attacchi al
                  largo dell’Africa orientale.

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