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FLUSSI MIGRATORI E CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
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imbarcazioni utilizzate delle reti di trafficanti , oltre alle navi delle Ong, il nume-
(5)
ro dei migranti morti nel Mediterraneo sarebbe stato probabilmente superiore.
Un terzo elemento preoccupante è che la rotta che parte dalla Libia, un
paese ideale per la sua instabilità politica e per la presenza di milizie e bande
armate che controllano ogni attività legale e illegale del paese, viene utilizzata
per il trasporto non solo di migranti in fuga da ogni genere di atrocità ma sem-
pre più spesso da persone, soprattutto giovani donne e minori, da destinare alla
prostituzione, al commercio di organi e ad altre attività illegali .
(6)
È evidente che la realizzazione di queste nuove forme di schiavitù è pos-
sibile perché le reti di criminali attive nei paesi di sbarco e che prendono in
ostaggio donne e bambini per ogni genere di sfruttamento hanno collegamenti
diretti con le organizzazioni che provvedono al loro trasporto.
(5) Inizialmente l’operazione italiana Mare Nostrum avviata nell’ottobre del 2013, poi quella a
guida europea Triton del novembre 2014, sostituita dall’operazione Themis nel 2018 e la mis-
sione EUNAV-For Med Sophia avviata nel 2015 e rinnovata nel marzo del 2019 per altri sei
mesi ma senza l’impiego delle navi.
(6) Un dato particolarmente drammatico riguarda i minori non accompagnati. Secondo i dati
tratti da un censimento effettuato dal Ministero del Lavoro, negli ultimi tre anni i minorenni
giunti nel nostro paese sono 64mila ma quelli ancora presenti sono poco meno di 18mila. Un
numero spaventoso di minori scompare, non ne sappiamo più nulla ed è forte il timore che
molti di questi bambini finiscono nelle mani dei trafficanti di organi o vittime di abusi ses-
suali o avviati a forme di lavoro nero (agricoltura, edilizia).
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