Page 48 - Rassegna 2019-2
P. 48

DOTTRINA



                  -  la  previsione,  all’interno  dei  Modelli  di  Organizzazione  Gestione  e
             Controllo, di “uno o più canali” che consentano ai soggetti indicati nell’articolo
             5, lettere a) e b) del D.Lgs. 231/2001, di presentare segnalazioni circostanziate
             di condotte illecite e fondate su elementi di fatto precisi e concordanti o di vio-
             lazioni del Modello Organizzativo di cui siano venuti a conoscenza in ragione
             delle funzioni svolte;
                  - l’attivazione di almeno un canale alternativo idoneo a garantire la riser-
             vatezza con modalità informatiche;
                  - la previsione, all’interno del Modello, del divieto di atti di ritorsione o
             discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante;
                  - l’indicazione, nel sistema disciplinare, di sanzioni nei confronti di chi
             viola le misure di tutela del segnalante, ma anche nei confronti di chi effettua
             con dolo e colpa grave segnalazioni che si rivelano infondate.
                  È opportuno ribadire la fondamentale importanza della Legge 179/2017
             proprio poiché estende alle società private un tipo di procedura in precedenza
             prevista solo per le società pubbliche. Prima della recente normativa, infatti, la
             materia era in parte regolata dalla Legge 190/2012 che aveva modificato il det-
             tato normativo del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, Testo Unico del Pubblico
             Impiego.
                  L’articolo 1, comma 51, della Legge 190/2012 inserisce un nuovo articolo,
             l’articolo 54-bis, all’interno del T.U. pubblico impiego, rubricato “Tutela del dipen-
             dente pubblico che segnala illeciti”, esplicitamente rivolto a tipizzare l’istituto del whi-
             stleblowing nell’ordinamento interno. La novità normativa inserita nell’articolo
             54-bis operava su un doppio fronte di tutele: da un lato, estendeva il ventaglio
             di  ipotesi  di  comportamenti  ritorsivi  censurabili,  laddove  sotto  la  locuzione
             “misure discriminatorie, dirette o indirette” si è inteso inserire le varie condotte di
             mobbing, bossing, demansionamento, trasferimento ingiustificato e non solo quel-
             le penalmente rilevanti; dall’altro, inseriva le note garanzie a tutela dell’anonima-
             to del dichiarante, pur con alcune eccezioni.
                  Vi era, dunque, prima dell’intervento della nuova normativa un’evidente
             disparità di trattamento tra le società private e pubbliche, colmata ora con l’ob-
             bligo di adottare opportune procedure per la salvaguardia del whistleblower.


             4. Whistleblowing, Mog e OdV
                  È ora necessario concentrare l’attenzione sulle ripercussione delle novità
             introdotte  dalla  Legge  179  del  2017  con  specifico  riguardo  alla  materia  dei
             Modelli Organizzativi gestionali e degli Organismi di Vigilanza.
                  Peraltro, il tema è stato di recente trattato anche dal Gruppo di Lavoro


             46
   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52   53