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DOTTRINA



                  Prevalentemente si tratta di imprese che partecipano abitualmente a gare
             d’appalto. Da questo punto di vista, sembra che si sia persa un’opportunità, per-
             ché la legalità non può essere una questione confinata solo alle imprese che
             negoziano con la pubblica amministrazione, ma trasversale, che riguarda tutte.
                  Si nota facilmente, inoltre, l’elevata concentrazione in piccoli ambiti locali,
             con una presenza media rilevantissima di imprese che hanno ottenuto il rating
             di legalità pur in contesti poco avanzati dal punto di vista imprenditoriale. Ad
             esempio, senza volere fare riferimenti specifici, spicca la concentrazione in pic-
             coli paesi, che raggiungono anche più di trenta imprese che hanno ottenuto il
             rating di legalità. Il grado di concentrazione in piccoli ambiti sembra indicativo
             della presenza di un passa parola tra imprenditori conseguente alla promozione
             operata da organismi di rappresentanza o da consulenti che hanno suggerito
             l’adozione del rating di legalità per ottenere i citati vantaggi.


             8.  Il  modello  organizzativo  D.Lgs.  231/2001  e  la  risk  analysis.
               L’opportuna presenza per prevenire l’asimmetria informativa
                  I precedenti dati, e in particolare la considerazione della concentrazione ter-
             ritoriale dei rating di legalità e di imprese che ottengono una sola stella, consento-
             no di fare alcune riflessioni critiche. Come si diceva, le imprese possono ottenere,
             a norma dell’art. 3 del Regolamento, le tre stelle del rating di legalità anche senza
             l’adozione di un modello organizzativo D.Lgs. 231/2001. In sintesi, è necessario
             che l’impresa non sia stata condannata per violazioni e reati ivi previsti, ma non è
             richiesto che l’impresa si doti di modelli organizzativi per prevenirli.
                  Tale  facoltà,  se  da  un  lato  è  comprensibile  posto  che  anche  le  piccole
             imprese individuali possono ottenere il rating di legalità, dall’altro consente che
             anche  imprese  dove  si  compiono  reati,  non  ancora  sottoposte  ad  indagine,
             senza modelli organizzativi di prevenzione dell’illegalità, possano ottenere le tre
             stelle.  Occorre  ricordare  che  il  D.Lgs.  231/2001  prevede  la  responsabilità
             amministrativa  e  penale  dell’impresa  e  delle  persone  fisiche  (non  sempre
                                                 (11)
             facilmente  identificabili  nelle  grandi  organizzazioni)  per  reati  compiuti  nel
             corso dell’attività economica .
                                        (12)
             (11)  La norma riguarda società di capitali e di persone, le cooperative, gli enti pubblici economici,
                  le fondazioni e le associazioni, agli enti privati che esercitano un servizio pubblico in virtù di
                  una concessione o di una convenzione, i consorzi.
             (12)  I reati oggetto di sanzione di cui al D.Lgs. 231/2001 coprono l’intero spettro dei possibili
                  reati compiuti nel corso dell’attività economica e riguardano:
                  a) i rapporti con la pubblica amministrazione (indebita percezione di erogazioni pubbliche,
                  truffa ai danni dello Stato o di un altro Ente Pubblico, i reati di corruzione e concussione;
                  b) le comunicazioni sociali, i rapporti con i mercati e i terzi (illegale ripartizione degli utili, il

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