Page 229 - Rassegna 2018-4
P. 229
ALCUNE RIFLESSIONI SULLA FORMAZIONE COME INVESTIMENTO IN CAPITALE UMANO
L’incessante importanza della formazione determina la necessità che la sua
gestione segua un preciso disegno complessivo, unitario, governato da mani
esperte, che sappiano distinguere tra formazione e aggiornamento, tra corsistica
d’aula e banchi virtuali, tra qualificazione e riqualificazione.
Se la formazione è mirata ad ottenere risultati di qualificazione intorno ad
una specifica idea guida o obiettivo, l’aggiornamento presuppone invece una for-
mazione di base che il soggetto deve già possedere. Bisogna evitare l’errore di
ritenere che la formazione possa servire da sola e comunque: i risultati positivi
possono arrivare solo se essa è inserita in un progetto complessivo di gestione e
valorizzazione delle risorse umane, secondo gerarchie e un piano di rete.
Avendo fatto cenno agli obiettivi principali della programmazione forma-
tiva, sembra opportuno sottolineare anche altri target possibili presenti nella stra-
tegia complessiva quando è stata operata quella necessaria evoluzione del meto-
do e della composizione dei quadri che ha prodotto il passaggio dalla “sommi-
nistrazione monotematica” alla “docenza coinvolgente di campo”. Si dice che
quando il valore del tutto supera la somma dei singoli valori, allora si ha la cer-
tezza di essere sulla strada giusta. A maggior ragione, in queste riflessioni sulla
formazione appare chiaro che se le competenze trasversali sono poste a sistema
in un contesto formativo caratterizzato da una elevata complementarietà dei
ruoli dei formatori, esse concorrono alla percezione del grande valore del lavoro
di squadra, essenziale per la gestione del cambiamento, per garantire l’innovazio-
ne e per assicurare il passaggio dalla formazione episodica a quella continua.
È indubitabile che la cura della crescita professionale del personale poggia
e ruota, oggi, da un lato, sui cardini della socialità del processo formativo e sulla
“rete”, quale risorsa pronta, essenziale ed economica, per la diffusione delle
informazioni, e, dall’altro su di un montaggio personalizzato del processo di
formazione affiancato da una costante integrazione tra teoria e pratica, lavoro
e studio, esperienza vissuta e analisi critica. Non può che concludersi che l’am-
pliamento della compagine dei formatori con il reclutamento di nuove profes-
sionalità comporta l’inevitabile consapevolezza che anche queste risorse debba-
no partecipare, a ruolo invertito, alla formazione, ciò affinché il tema da svolgere
possa seguire sempre rigorosamente la medesima traccia, o meglio, affinché ogni
elemento dell’orchestra suoni, con strumenti diversi, lo stesso spartito.
6. Conclusioni
La banalità del vero porta a concludere che la Scuola di formazione si fa
pilastro dell’azione solo se adotta tutti i valori dell’Arma, a partire dalla serietà,
227