Page 224 - Rassegna 2018-4
P. 224
ATTUALITÀ E INFORMAZIONI
Con un banale gioco di parole si riesce a leggere tutta la forza dell’asser-
zione, dove “la formazione nell’Arma” finisce per essere “l’arma della forma-
zione”, intesa come arma in più, strumento e sintesi essenziale della forma e
dell’azione.
Non si deve poi dimenticare che le Scuole tutte - ciascuna con la propria
vocazione e secondo il proprio contesto - fanno parte di un “disegno generale”
e di un “metodo”, predisposto a monte e reso permanente, perché volto ad
assicurare il costante adeguamento delle competenze e il consolidamento di una
cultura d’azione orientata al risultato.
È per questo che sussiste sempre una pianificazione pluriennale dei pro-
grammi di formazione del personale, oggi entrata a far parte dell’organizzazio-
ne sistematica in ogni tipo di lavoro che non è mai da considerare quale
momento di frattura e di pausa, ma fase di confronto, ricerca, scambio, innova-
zione e, come tale, fattore di efficienza.
Quest’ultimo aspetto, ad un’analisi sommaria, rischia di essere trascurato
quando non si considerano a fondo tutte le funzioni proprie di una Scuola e,
tra queste, proprio quella della sua capacità di costituirsi in una sorta di centro
studi e nucleo pilota di ricerca per ogni nuova tematica professionale.
Riguardo agli obiettivi che ogni attività formativa utilmente si prefigge, è
bene tener conto di quanta parte debba essere assegnata alla salvaguardia e
all’incremento del valore del capitale umano, anche in senso prospettico, così
come non può sfuggire quale peso assumano la costruzione di interazioni e
sinergie che si generano tra processi di apprendimento organizzativo e processi
di apprendimento individuale.
Oggi, ad una ricognizione retrospettiva della struttura dei corsi avviati nei
tempi passati, emerge una chiara tendenza dell’epoca alla standardizzazione dei
contenuti e del metodo, scelte che hanno finito per caratterizzare i percorsi for-
mativi con elementi di eccessiva rigidità e una caratura sovrabbondante della
specializzazione.
In effetti, per realizzare il volano rappresentato dalla capacità di ricercare
e apprendere in modo autonomo nuovi modelli, riscoprire nuove motivazioni
e rigenerare ulteriori processi di apprendimento è necessario lavorare con pro-
grammi flessibili, non preconfezionati, e multidisciplinari, attraverso i quali si
può meglio insinuare il germe della “predisposizione” all’apprendimento, che
non è solo ricezione passiva di conoscenza ma soprattutto motore della voglia
di ricerca, di nuove intuizioni, della sollecitazione verso il carisma, ossia di ciò
che alcuni autori chiamano l’allenamento all’apprendimento.
Esperienza di lavoro, momenti di sviluppo delle conoscenze, competenze,
222