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IL SOSTEGNO LOGISTICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI NELLE CALAMITÀ NATURALI




                                                         sedi dalle quali sono immediatamente
                                                         partiti i primi Carabinieri che hanno
                                                         soccorso  i  malcapitati  rimasti  som-
                                                         mersi dalle macerie (tra questi anche
                                                         la  moglie  incinta  del  Carabiniere
                                                         Scelto  Ivan  Centofanti,  purtroppo
                                                         non sopravvissuta all’evento, al quale
                                                         è dedicato questo studio).
                                                              L’attività dell’Arma non è stata
                                                         solo  quella  di  prestare  immediato
                                                         soccorso alle popolazioni , ma anche
                                                                                (7)
                                                         quella di garantire - senza soluzione
                                                         di continuità - tutti i normali compiti
                                                         di istituto che venivano ulteriormente
                                                         aggravati  dall’evento  (in  particolare,
                                                         fondamentale è risultata l’acquisizio-
                                                         ne di tutte quelle informazioni , e dei
                                                                                     (8)
               relativi  aggiornamenti,  indispensabili  per  attivare  gli  organi  preposti,  quali  il
               Prefetto e - per il tramite del Comando Generale - il Dipartimento di Protezione
               Civile, al fine di porre in essere le necessarie azioni del caso).
                    La situazione che si è venuta a verificare richiedeva - tra l’altro - anche la
               necessità di ricevere le denunce dei cittadini che, a vario titolo, si rivolgevano ai
               Comandi territoriali dell’Arma per riportare la scomparsa dei loro cari, per for-
               malizzare il rientro in possesso dei beni recuperati - dagli eroici VV.FF. - nelle
               case diroccate (parliamo di migliaia di verbali di rinvenimento e consegna) e,
               ancora,  le  attività  legate  alla  salvaguardia  dei  beni  culturali,  alle  ispezioni  in
               materia ambientale e alla tutela della salute.

                    pro-tempore della Repubblica il 5 giugno 2014. Le Stazioni Carabinieri, assicurando nei terri-
                    tori di competenza tutti i servizi di polizia, dalla prevenzione generale alle attività di indagine,
                    lavorano per essere, quali presidi dello Stato più diffusi, vere e proprie fonti di rassicurazione
                    sociale per le collettività, espletando un ruolo sociale insostituibile attraverso il contatto conti-
                    nuo con la gente. Protagonisti della relazione con la comunità sono i Comandanti di Stazione,
                    ai quali il cittadino può rivolgersi per trovare risposte concrete. Ne sono interpreti gli altri com-
                    ponenti delle Stazioni e, specialmente, i Carabinieri di Quartiere, che operano in tutti i capo-
                    luoghi di provincia e in numerosi altri centri urbani con la missione specifica di ascoltare, sug-
                    gerire, rassicurare, stimolare la fiducia e la collaborazione, (dal sito www.carabinieri.it).
               (7)  In attesa del personale specializzato della Protezione Civile come previsto dalla Direttiva
                    della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 8 dicembre 2008 recante “Indirizzi opera-
                    tivi per la gestione delle emergenze”.
               (8)  Si pensi, ad esempio, alla situazione deceduti o feriti, ai danni riportati dagli immobili istituzionali
                    (es. ospedali) o infrastrutture critiche, percorribilità delle vie di accesso, necessità di mezzi tecnici.
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