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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
l’illecita circolazione di reperti archeologici, in ambito internazionale, ad
una attenta analisi, risulta essere similare al mercato della droga .
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una delle caratteristiche che accomuna i due traffici è data dal fatto che la
domanda proviene da paesi distanti dai luoghi in cui vi è disponibilità di tali
“prodotti”. In particolare, così come la cocaina arriva in Italia, e nel resto
d’europa, da paesi quali ad esempio l’america latina in cui si coltivano grossi
quantitativi di materia prima, allo stesso modo oggetti antichi vengono illecita-
mente sottratti dall’Italia per essere destinati in paesi, quali ad esempio gli stati
uniti d’america, evidentemente carenti di tali beni.
murphy, riguardo alla domanda e all’offerta di beni culturali, ha fornito
una attenta analisi di mercato, con la quale si è giunti sostanzialmente a stabilire
come la domanda supera l’offerta nei paesi acquirenti, e l’offerta è maggiore
della domanda nei paesi di origine .
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malgrado le caratteristiche comuni tra il mercato illegale della droga e
quello dei beni culturali, quest’ultimo presenta delle divergenze distintive.
Innanzitutto possiamo affermare che la circolazione di questi beni può
essere considerata, il più delle volte, illecita nei paesi di provenienza, e legale nei
paesi importatori .
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Inoltre, l’acquisto di beni culturali, rispetto alla droga, non avviene in luo-
ghi isolati tali da consentire di non essere sorpresi dalla polizia con le “mani nel
sacco”, anzi, gli oggetti d’antiquariato possono essere acquistati tranquillamente
in luoghi pubblici, oppure, dato l’elevato costo di vendita , presso negozi pre-
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stigiosi: a londra le vendite più importanti di oggetti d’arte avvengono in old
(17) - cfr. roberto saVIano, Vi racconto l’impero della cocaina, in L’ESPRESSO, 8 marzo 2007.
(18)- J. D. murphy, Plunder and preservartion - Cultural property Law and Practice in the People’s Republic
of China, oxford, oxford university press, 1995.
(19) - poiché ogni paese attribuisce valore a un oggetto in considerazione di cosa questi rappresenti
nell’ambito della propria cultura, capita spesso che qualche bene, proveniente da paesi esteri,
e quindi da altre culture, non faccia registrare interesse culturale tale da dover essere preso in
considerazione ai fini della sua tutela. In questo caso dunque, tali beni non rientrano in quelli
“attenzionati” - per usare un termine in uso alle forze dell’ordine - dai rispettivi Dipartimenti
e uffici di esportazione dei beni culturali, i quali non troveranno ostacolo alcuno nel rilasciare
licenze di legittima provenienza, altrimenti negate dai paesi da cui questi beni provengono.
(20) - trattandosi di beni dai prezzi elevati è facile dedurre cha la clientela appartiene molto spesso
ad una élite facoltosa, e a figure eminenti della società.
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