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IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO ITALIANO TRA COMMERCI ILLEGALI
                                   E RESTITUZIONI INTERNAZIONALI


             antichi rinvenuti all’interno dei vari contesti archeologici disseminati sul nostro
             territorio .
                     (14)
                  le alienazioni abusive riguardano principalmente beni appartenenti a enti
             pubblici  o  chiesastici.  I  falsi  d’arte,  invece,  sono  riconducibili  all’attività  di
             immettere sul mercato copie d’arte, di autori importanti, facendole passare per
             autentiche .
                      (15)
                  entrando nel merito dei beni archeologici, vediamo come nonostante l’as-
             sidua azione di contrasto posta in essere dalle forze dell’ordine, ed in particolare
             dal comando carabinieri tutela patrimonio culturale, e ravvisato che la grande
             depauperazione di siti archeologici ha subito negli ultimi anni un discreto ral-
             lentamento, tale settore criminale difatti continua a far registrare attività di scavi
             clandestini soprattutto in quelle aree maggiormente ricche di reperti, come la
             sicilia, la puglia, il lazio, la campania e la basilicata.
                  Questo fenomeno è riconducibile perlopiù ad un atteggiamento pressoché
             voluttuario di rinvenire e/o possedere oggetti di rilevante valore artistico e, per
             chi è dedito al saccheggio dei siti, al fatto che l’attività produce massimo profit-
             to e minimo rischio, considerato che essere scoperti nell’atto in cui ci si attinge
             materialmente a prelevare beni oriundi da un sottosuolo sperduto tra le vaste
             campagne, è cosa assai difficile.
                  Il  fenomeno  degli  scavi  clandestini  può  essere  dunque  riconducibile  a
             diversi fattori:
                  - nel sud Italia ci sono ancora molte aree archeologiche sconosciute dagli
             esperti; i tombaroli, il più delle volte, si muovono su territori familiari agli stessi
             e sconosciuti o quasi agli addetti ai lavori;
                  - molti siti, pensiamo a quelli pugliesi, sono ubicati in aree estesissime e
             isolate; “facilità” con la quale, una volta entrati in possesso dei beni, questi pos-
             sono essere agevolmente trasportati, travalicando le frontiere fisiche, prima, e
             giuridiche poi, tra uno stato e l’altro .
                                                (16)
             (14) - massimiliano croce, Lotta al crimine nell’arte, in rassegna di psicopatologia Forense, periodi-
                  co a carattere scientifico, volume 18 - n. 3, università degli studi di roma “la sapienza”,
                  roma, 2014.
             (15) - massimiliano croce, I falsi d’arte - Natura, sviluppo e legislazione, in rassegna dell’arma dei
                  carabinieri (n. 3 - 2007), proprietà editoriale ministero della Difesa, roma, 2007.
             (16) - Vito andrea IannIzzotto, I Beni Culturali nell’ottica criminale, roma, europolis editing, 2006.

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