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LA POLITICA IN TEMA DI MIGRAZIONE NELLA GIURISPRUDENZA
                        DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA

      Dal sogno alla realtà odierna: “L’unità europea è iniziata come il sogno di pochi ed è
diventata la speranza di molti. Fino a che l’Europa non è stata di nuovo una. Oggi siamo uniti
e più forti: centinaia di milioni di persone in tutta Europa godono dei vantaggi di vivere in
un’Unione allargata che ha superato le antiche divisioni. L’Unione europea è confrontata a sfide
senza precedenti, sia a livello mondiale che al suo interno: conflitti regionali, terrorismo, pressioni
migratorie crescenti, protezionismo e disuguaglianze sociali ed economiche. Insieme, siamo deter-
minati ad affrontare le sfide di un mondo in rapido mutamento e a offrire ai nostri cittadini sicu-
rezza e nuove opportunità. Renderemo l’Unione europea più forte e più resiliente, attraverso
un’unità e una solidarietà ancora maggiori tra di noi e nel rispetto di regole comuni. L’unità è sia
una necessità che una nostra libera scelta. Agendo singolarmente saremmo tagliati fuori dalle
dinamiche mondiali. Restare uniti è la migliore opportunità che abbiamo di influenzarle e di
difendere i nostri interessi e valori comuni. Agiremo congiuntamente, a ritmi e con intensità diversi
se necessario, ma sempre procedendo nella stessa direzione, come abbiamo fatto in passato, in linea
con i trattati e lasciando la porta aperta a coloro che desiderano associarsi successivamente”.

      Per soffermarsi, poi, sul punto che maggiormente rileva in questa sede,
ponendolo al primo posto fra gli impegni della “rinata” Unione europea: “In
questi tempi di cambiamenti, e consapevoli delle preoccupazioni dei nostri cittadini, sostenia-
mo il programma di Roma e ci impegniamo ad adoperarci per realizzare:

      • un’Europa sicura: un’Unione in cui tutti i cittadini si sentano sicuri e possano spo-
starsi liberamente, in cui le frontiere esterne siano protette, con una politica migratoria efficace,
responsabile e sostenibile, nel rispetto delle norme internazionali;

      • un’Europa determinata a combattere il terrorismo e la criminalità organizzata”.
      In occasione della celebrazione del 50° Anniversario dei Trattati di Roma
a Berlino nel 2007 le frontiere erano “aperte” e attualmente lo sono all’interno,
ma il problema principale, che non viene né nascosto né sottovalutato o circo-
scritto in vuote formule di stile, è arginare il caos e l’onda d’urto di nuove onda-
te migratorie prive di regole.
      La conclusione è un impegno non meramente formale, è un impegno a
cooperare con tutte le Istituzioni per realizzare i quattro punti contenuti nella
Dichiarazione, è in concreto la risposta ai populismi che vanno affermandosi:
“Noi leader, lavorando insieme nell’ambito del Consiglio europeo e tra le istituzioni, faremo
sì che il programma di oggi sia attuato e divenga così la realtà di domani. Ci siamo uniti per
un buon fine. L’Europa è il nostro futuro comune”.

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