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OSSERVATORIO DI DIRITTO INTERNAZIONALE E DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
comportare una modulazione del presente articolo che sia dedicato, almeno
per un paragrafo, a questo importante evento.
Com’è stato osservato in sede di primo commento, il Documento sotto-
scritto in occasione della celebrazione dei 60 anni dei Trattati di Roma, negli stes-
si luoghi, anche se non esattamente nello stesso orario, nei quali vennero firmati
i Trattati istitutivi della Comunità europea nel 1957, è certamente frutto di un
lungo e complesso lavoro di mediazione, molto delicato e, tutto sommato, dal-
l’esito incerto fino quasi all’ultimo momento, anche per specifiche rivendicazio-
ni, molto decise, di alcuni Governi. Il risultato finale, che premia gli sforzi, anche
della diplomazia, è una sorta di “miracolo di equilibrio” ed è stato, soprattutto,
definito dalla larga maggioranza dei commentatori come il segno tangibile di una
rinnovata “voglia di Europa” e della volontà di ripartire con uno spirito diverso.
Il Documento ufficiale si segnala anche per essere il primo che ufficializza
l’uscita dall’Europa della Gran Bretagna, con l’assenza, appunto, alla celebrazio-
ne del 60° Anniversario dei Trattati istitutivi e, quindi, con la mancanza della
sua firma, della Premier inglese Theresa May. Con la dichiarazione formulata ai
sensi dell’articolo 50, comma 2, del Trattato UE, in data 29 Marzo 2017, la
Premier inglese ha notificato al Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk,
dando seguito alla volontà popolare e al voto del Parlamento, “of the United
Kingdom’s intention to withdraw from the European Union”.
L’incipit della Dichiarazione è, infatti, significativamente così declinato:
“Noi, i leader dei 27 Stati membri e delle istituzioni dell’UE, siamo orgogliosi dei risultati
raggiunti dall’Unione europea: la costruzione dell’unità europea è un’impresa coraggiosa e
lungimirante. Sessanta anni fa, superando la tragedia di due conflitti mondiali, abbiamo deci-
so di unirci e di ricostruire il continente dalle sue ceneri. Abbiamo creato un’Unione unica,
dotata di istituzioni comuni e di forti valori, una comunità di pace, libertà, democrazia, fon-
data sui diritti umani e lo stato di diritto, una grande potenza economica che può vantare
livelli senza pari di protezione sociale e welfare”.
La chiave di lettura è positiva con riferimento alle conquiste dell’Europa
e, come riferito dai commentatori, il riferimento al welfare e alla protezione
sociale è stato aggiunto su richiesta della Grecia; mentre in quello ai diritti
umani e allo Stato di diritto c’è un messaggio subliminale a “scostamenti” uni-
laterali adottati da Ungheria e Polonia.
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