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STUDI GIURIDICI

      nell’agosto del 2012 l’università di leicester e il leicester City Council, in
collaborazione con la Richard III society, annunciarono l’inizio di un progetto
per la ricerca dei resti di Re Riccardo. gli scienziati individuarono in un con-
vento francescano l’ultimo luogo di sepoltura del Re. Il sito venne individuato
in un’area posta al di sotto di un parcheggio per auto. gli scavi portarono al
ritrovamento dello scheletro del re il 25 agosto 2012. I test genetici condotti sui
resti ossei permisero nel 2013 di confermare l’identità del sovrano, attraverso il
confronto del dna mitocondriale con quello riferito a due odierni discendenti
di linea collaterale femminile della sorella di Riccardo III, anna di York.

      Il 26 marzo 2015 i resti di Riccardo III sono stati trasferiti in una nuova
tomba nella Cattedrale di leicester.

      utilizzando il test HIrsplex i ricercatori sono stati in grado di stimare al
96% la probabilità che Riccardo III avesse occhi azzurri e al 77% la probabilità
che avesse capelli biondi. I risultati sono pienamente compatibili con le raffigu-
razioni pittoriche del sovrano disponibili ai giorni nostri.

      nonostante la straordinaria capacità predittiva di un test genetico come
l’HIrisplex è tuttavia opportuno sottolineare che permangono criticità nell’im-
piego investigativo del test, sia in ragione della incertezza associata alla proba-
bilità di identificazione, che non raggiunge e probabilmente non raggiungerà
mai il 100% di esattezza, sia in ragione della fisiologia associata a certi caratteri.
In particolare, il colore dei capelli è una caratteristica fenotipica mutevole nel
tempo (sia nell’ età pre-puberale sia nell’età avanzata). è noto, per esperienza,
che bambini con capelli biondi nei primi anni di vita da adulti abbiano capelli
tendenzialmente castani, se non decisamente scuri. In un recente studio con-
dotto su 157 individui, 14 di loro apparivano come castani o marroni mentre
dal test genetico risultavano biondi, con una probabilità superiore al 70%. In
effetti, otto di loro, intervistati successivamente, hanno dichiarato che da bam-
bini avevano capelli decisamente biondi.

      è peraltro noto che l’ingrigimento dei capelli è un fenomeno diffuso con
l’avanzare dell’età. da un punto di vista biologico, i capelli diventano bianchi
per la perdita dello scambio enzimatico tra la tirosina e i melanociti (le cellule
che producono melanina), che può avvenire in momenti della vita di un sogget-
to variabili da individuo a individuo.

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