Page 10 - Layout 1
P. 10

PAGINE DI STORIA









             resto tale Bigio Romelli – in seguito vice-comandante  quando ne assunse il comando il Ten. Col. Edoardo
             la 54ª Brigata Garibaldi – e consentito l’evasione dalla  Alessi), disarmò il distaccamento della GNR-Milizia
             camera di sicurezza della Stazione di una staffetta, ar-  Confinaria di Torre Santa Maria (SO). Nell’occasione,
             restata dai fascisti mentre si recava in zona per prelevare  forse in seguito al ripensamento con conseguente rea-
             5 prigionieri da far espatriare in Svizzera. Le ripetute  zione di qualcuno fra coloro che venivano condotti in
             segnalazioni da parte di elementi della GNR – distri-  montagna, o a causa di un malinteso, o per una semplice
             buiti  in  rinforzo  nelle  Stazioni  dell’Arma  anche  per  ritorsione, vennero passati per le armi 12 militi e ne ri-
             sottoporle a controllo – e di autorità di Salò al Tribunale  masero feriti gravemente altri 3.
             di  Brescia,  relative  alla  scarsa  affidabilità  politica  dei  La  sera  stessa  il  Carabiniere  Sincovich  aprì  la  porta
             carabinieri di Edolo, condussero a un procedimento pe-  della Caserma di Edolo, come convenuto, ai partigiani
             nale al termine del quale fu disposta la loro deportazione  Fiamme Verdi, che “catturarono” il Tosetti, unitamente
             in Germania.                                           al Maresciallo Bortolo Ghio e ai Carabinieri Alessandro
             Con  le  spalle  al  muro, Tosetti  inviò  il  Sincovich  dai  Mozzo,  Caianello,  al  vice-caposquadra  (cap.  magg.)
             partigiani per concordare la fuga di tutti e due giorni  della Milizia Giovanni Apollonio, al Vice Brigadiere
             dopo, il 24 giugno 1944, col Carabiniere Natale Caia-  Monopoli e al Carabiniere Marchi. Peraltro in seguito,
             nello si accordò a Corteno (BS) con Tino Tognoli, della  mentre la camicia nera Apollonio si rivelò antifascista e
             Brigata “Alta Valle” delle Fiamme Verdi, per simulare un  ottimo partigiano, Monopoli e Marchi fuggirono e si
             attacco alla caserma con cattura di tutto il personale.  riconsegnarono alla GNR. Anche questo dimostra la
             Non erano azioni prive di rischi, questo va sottolineato,  confusione di quei mesi, e la difficoltà per ciascun cara-
             perché quella era una guerra fratricida ove poteva acca-  biniere di stabilire cosa fosse giusto fare, per l’Italia e
             dere di tutto, anche vendette e barbarie inutili. Il 4 no-  per l’Arma. Ricordiamo che per un ventenne era estre-
             vembre 1944 il II btg. della Brigata “Sondrio”, apparte-  mamente difficile, dopo infanzia e adolescenza saturate
             nente  alla  1ª  Divisione  Alpina  Valtellina,  con  sigla  di adunate e retorica fascista, accettare che Mussolini
             “Giustizia e Libertà” (divenuta apartitica e autonoma  avesse fallito e – con lui – il regime.


                      Tosetti assunse il nome di battaglia


                  di Berti, dimostrò capacità di comando


                   e militari, anche in considerazione dei



                 lunghi anni trascorsi in ambiente di alta


              montagna, e ebbe il grado di sottotenente


                comandante di Distaccamento, col quale



                                    diresse numerose azioni





             10 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO X
   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15