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PAGINE DI STORIA
resto tale Bigio Romelli – in seguito vice-comandante quando ne assunse il comando il Ten. Col. Edoardo
la 54ª Brigata Garibaldi – e consentito l’evasione dalla Alessi), disarmò il distaccamento della GNR-Milizia
camera di sicurezza della Stazione di una staffetta, ar- Confinaria di Torre Santa Maria (SO). Nell’occasione,
restata dai fascisti mentre si recava in zona per prelevare forse in seguito al ripensamento con conseguente rea-
5 prigionieri da far espatriare in Svizzera. Le ripetute zione di qualcuno fra coloro che venivano condotti in
segnalazioni da parte di elementi della GNR – distri- montagna, o a causa di un malinteso, o per una semplice
buiti in rinforzo nelle Stazioni dell’Arma anche per ritorsione, vennero passati per le armi 12 militi e ne ri-
sottoporle a controllo – e di autorità di Salò al Tribunale masero feriti gravemente altri 3.
di Brescia, relative alla scarsa affidabilità politica dei La sera stessa il Carabiniere Sincovich aprì la porta
carabinieri di Edolo, condussero a un procedimento pe- della Caserma di Edolo, come convenuto, ai partigiani
nale al termine del quale fu disposta la loro deportazione Fiamme Verdi, che “catturarono” il Tosetti, unitamente
in Germania. al Maresciallo Bortolo Ghio e ai Carabinieri Alessandro
Con le spalle al muro, Tosetti inviò il Sincovich dai Mozzo, Caianello, al vice-caposquadra (cap. magg.)
partigiani per concordare la fuga di tutti e due giorni della Milizia Giovanni Apollonio, al Vice Brigadiere
dopo, il 24 giugno 1944, col Carabiniere Natale Caia- Monopoli e al Carabiniere Marchi. Peraltro in seguito,
nello si accordò a Corteno (BS) con Tino Tognoli, della mentre la camicia nera Apollonio si rivelò antifascista e
Brigata “Alta Valle” delle Fiamme Verdi, per simulare un ottimo partigiano, Monopoli e Marchi fuggirono e si
attacco alla caserma con cattura di tutto il personale. riconsegnarono alla GNR. Anche questo dimostra la
Non erano azioni prive di rischi, questo va sottolineato, confusione di quei mesi, e la difficoltà per ciascun cara-
perché quella era una guerra fratricida ove poteva acca- biniere di stabilire cosa fosse giusto fare, per l’Italia e
dere di tutto, anche vendette e barbarie inutili. Il 4 no- per l’Arma. Ricordiamo che per un ventenne era estre-
vembre 1944 il II btg. della Brigata “Sondrio”, apparte- mamente difficile, dopo infanzia e adolescenza saturate
nente alla 1ª Divisione Alpina Valtellina, con sigla di adunate e retorica fascista, accettare che Mussolini
“Giustizia e Libertà” (divenuta apartitica e autonoma avesse fallito e – con lui – il regime.
Tosetti assunse il nome di battaglia
di Berti, dimostrò capacità di comando
e militari, anche in considerazione dei
lunghi anni trascorsi in ambiente di alta
montagna, e ebbe il grado di sottotenente
comandante di Distaccamento, col quale
diresse numerose azioni
10 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO X