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PAGINE DI STORIA
PARTIGIANI IN AZIONE SUL MORTIROLO
Il Monopoli testimoniò contro i colleghi, e Tosetti, Ca- merita l’elevazione ordinativa: non si deve credere che
ianello e Sincovich furono condannati a morte in con- le unità partigiane avessero la consistenza numerica
tumacia dal Tribunale di Brescia. Erano entrati intanto delle corrispondenti unità regolari. Assegnare il livello
a far parte del Distaccamento C12 della val di Corteno, di brigata, battaglione o divisione era soprattutto un
della Brigata “Tito Speri” delle Fiamme Verdi, che il 21 mezzo per attribuirsi una maggiore – ancorchè fittizia
luglio venne trasformata in Divisione “Tito Speri”. Si – consistenza militare, in vista di un accrescimento del
reputa opportuno richiamare l’attenzione sul nominativo peso politico del partito di riferimento.
prescelto per la formazione partigiana. Si trattava di un La Divisione riuniva 3 brigate, quella che operava sul
patriota bresciano, d’ispirazione mazziniana e repub- Mortirolo, denominata “Alta Valle”, era comandata da
blicana, fucilato a Belfiore il 3 marzo 1853 dagli au- Antonio Schivardi, ucciso in combattimento a Santicolo
striaci, in quanto responsabile di cospirazione contro la (BS) il 14 agosto del 1944, cui verrà intitolata a far data
monarchia bicipite. Aver scelto questo nominativo fa dal 23. Si trattava di zona impervia di montagna, e i
ritenere credibile che, per quanto inquadrata militar- partigiani tentavano d’impedire il transito, fra Valtellina
mente e autonoma dalle formazioni politiche più im- a Valcamonica, di truppe nazi-fasciste; celebre la cd.
portanti, l’atmosfera al suo interno non fosse partico- Battaglia del Mortirolo, condotta in due riprese dal 22
larmente a favore della monarchia. Un altro cenno febbraio 1945 e, successivamente, dal 9 aprile.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO X 11