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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA











            conteremo nei dettagli la sua vita e le sue imprese ma  corpo, il 18° reggimento Piacenza, confluì prima nel-
            è importante citarlo per fissare in un immagine l’es-   l’Armata Sarda, poi nel Regio Esercito Italiano fino
            senza di questi soldati. Essenza che si rivela semplice-  al suo scioglimento nel 1920. I suoi soldati vennero
            mente guardando una sua foto scattata negli anni della  impiegati in supporto ai Carabinieri Reali per la lotta
            vecchiaia. Generale prussiano di ferro partecipò oltre  al brigantaggio postunitario. Il 18° Ussari d’Italia seguì
            che alla guerra franco-prussiana (1870/71) anche alla   le  sorti  dell’Esercito  Italiano  fino  al  1°  luglio  1920
            Prima guerra mondiale con impiego sul fronte orien-     quando fu accorpato al Reggimento Lanceri di Novara,
            tale,nei Balcani e contro la Romania.                   ancora oggi attivo.
            Il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri custodisce   Tornando alla sciabola da cavalleria per ufficiale degli
            alcune lame di questi leggendari cavalieri magiari. In  Ussari di Piacenza custodita al Museo Storico, essa
            particolare, una rarissima sciabola degli Ussari di Pia-  presenta sulla guardia una rifinitura a tema floreale,
            cenza, corpo costituito a Parma il 28 settembre 1859    nella parte inferiore della guardia, dove si inserisce e
            dal Colonnello Bethlen che aveva portato con sé la      si congiunge con il tallone, compare il giglio dei Bor-
            Brigata  Ussari  già  della  legione  ungherese.  Questo  boni di Parma. La lama leggermente ricurva è ad un
                                                                    taglio con un leggero controtaglio che percorre circa
                                                                    1/5 del dorso e che prosegue smussato fino alla coccia.
                                                  GENERALE AUGUST   Lo sguscio è presente su tutti e due i lati e percorre
                                                  VON MACKENSEN     3/4  della  lunghezza  dell’intera  lama.  Il  dorso,  dalla
                                                                    parte della guardia è decorato a bulino sempre con di-
                                                                    segni floreali. Le armi in dotazione agli ufficiali man-
                                                                    tennero questo tipo di fornimento caratteristico del
                                                                    reggimento  ungherese  per  molto  tempo,  prima  per
                                                                    tradizione poi come disposizione ufficiale con riferi-
                                                                    mento al Giornale Militare del 1864. La caratteristica
                                                                    che si può apprezzare con maggior interesse è nel ri-
                                                                    vestimento dell’impugnatura eseguita in pelle di squalo,
                                                                    danneggiata in alcune parti ma ancora apprezzabile.
                                                                    La pelle di squalo non è altro che la pelle di “Rajiror-
                                                                    mes” ovvero delle razze. Conciata per l’utilizzo, a micro
                                                                    scaglie puntiformi, molto resistente all’usura, era per-
                                                                    fetta per aumentare il “grip” della mano nuda e nell’uso
                                                                    con guanto durante il brandeggio.
                                                                    Al Museo, oltre alla sciabola sopra descritta e ad uno
                                                                    spencer da ufficiale, è esposto anche un quadro impor-
                                                                    tante “1848: Cattura di un corriere”- raffigurato in aper-
                                                                    tura di articolo - del pittore polacco Wiktor Mazu-
                                                                    rowski (1859-1944), che rappresenta la cattura di un
                                                                    corriere  austriaco  da  parte  di  due  carabinieri  reali.
                                                                    Dalla divisa dell’austriaco si evince facilmente che si
                                                                    tratta di un corriere del reggimento ussaro.
                                                                                                      Daniele Mancinelli



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO X  53
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