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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA











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           I         l Museo Storico dei Carabinieri è anche il cro-  sfondamento della linea nemica, un gruppo di soldati,



                                                                    veloci nelle manovre e determinati, introdusse un nuovo
                     cevia di tante storie, molte delle quali ormai
                                                                    modo di essere per un corpo di cavalleria, così come
                     così lontane che, a volte, si corre il serio rischio
                                                                    accadde per i Carabinieri Reali all’inizio dell’800. Un
                     di dimenticarle. Grazie però al lavoro di con-
                     servazione  e  valorizzazione  dei  cimeli,  che
                                                                    sante, cavalieri ben addestrati, diedero vita ad una leg-
                     l’istituto compie quotidianamente, è massimo   equipaggiamento leggero, il cavallo senza bardatura pe-
            l’impegno profuso affinché ciò non accada .               genda. Bene! In realtà i primi reparti di Ussari, nascendo
            Una di queste storie ha come protagonista un corpo di   dalle vecchie cavallerie, indossavano armature pesanti
            cavalleria leggendario. Cavalieri dagli spessi baffi, basette  con elmi e scudi di ferro, alcune formazioni addirittura
            lunghe e folte, sciabole ricurve alla turca che pendono  montavano sulla schiena grosse ali di metallo e piume
            sul  fianco,  stivaloni  e  pantaloni “da  cavallo”,  pipe  in  con il mero scopo di intimorire il nemico (come gli us-
            bocca anche durante la battaglia: gli Huszard (Ussari).   sari alati polacchi). Ben presto, però, già dopo alcuni
            Ma perché parlarne in queste pagine. Come collima un    anni dalla fondazione, l’equipaggiamento divenne rapi-
            corpo di cavalleria piemontese come i carabinieri, con  damente più leggero, con uno stile nella fattura delle
            un corpo di cavalleria leggera ungherese? Avviciniamoci  divise talmente iconico che verrà chiamato, per decenni,
            pian piano a questo parallelismo. Esaminiamo e foca-    “alla Ussara”. Per anni i comandanti di questi reparti
            lizziamo la nostra attenzione sugli Ussari.             dotarono gli uomini dei loro reggimenti di divise sempre
            In ungherese il termine “Husz” significa “20” o “vente-  più “alla moda”, sempre più eleganti, ovviamente per
            simo”,  quest’ultimo,  consultando  lo  studio  di  diversi  gli standard delle uniformi dell’epoca. Come venivano
            storici della lingua, è quello più accreditato.         scelti gli uomini? Come avveniva il reclutamento? Gli
            A cosa si riferisce il 20 o il ventesimo? Probabilmente  arruolamenti  si  svolgevano  nei  villaggi  della  pianura
            al  numerico  che  componeva  le  prime  formazioni  di  ungherese con gli ufficiali che effettuavano una selezione
            questi cavalieri. Orientativamente si fa nascere gli Ussari  tra i giovani uomini in età da servizio militare. Una si-
            nel XV secolo durante il regno di Mathias Corvin co-    mile usanza d’arruolamento, villaggio per villaggio, l’ab-
            nosciuto come Mattia Corvino il Giusto (1443-1490).     biamo già trovata quando nelle pagine del Notiziario
            Questa nuova cavalleria ben presto prese piede in tutti  Storico abbiamo trattato il reparto dei Giannizzeri del-
            gli eserciti europei, dai piccoli eserciti preunitari italiani  l’esercito Ottomano (vedi Notiziario Storico N. 6 Anno
            alle  grandi  armate,  come  quella  del  Re  Sole  (Luigi  IV, pag. 72). Data l’usanza ungherese di prendere un
            XIV). Praticamente tutti avevano i loro ussari. Diven-  uomo ogni 20 abitanti, si è anche pensato che il nome
            nero ben presto famigerati soldati dalle doti e dalle tra-  provenisse da questa pratica, un po’ come la decimazione
            dizioni militari eccezionali. L’esercito ungherese li pose  per i romani, anche se con altri scopi. I “ventesimi” scelti
            come baluardo difensivo contro le invasioni ottomane    poi dovevano essere equipaggiati completamente con
            che dal XIV secolo imperversavano nei balcani e anche   lo sforzo economico di tutto il paese di prelevamento.
            più a est. In un mondo di cavallerie pesanti, dedite allo  A volte, nei villaggi raggiunti dal contingente di arruo-



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO X  49
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